Su Twitter è stato lanciato l’hashtag #Uncarroarmatoperputin: l’intenzione è sostenere le azioni di Vladimir Putin attraverso le proprie azioni domestiche. “Insieme possiamo fare la differenza”, ha scritto uno dei profili in questione.
L’ultima frontiera del sostegno bellico. La “moda” social del momento, almeno dei “putiniani” italiani. Un’idea, o meglio un “troll”, che ha trovato spazio soprattutto su Twitter con l’hashtag #Uncarroarmatoperputin: sprecare più gas possibile per sostenere in questo modo indirettamente la Russia nella guerra in Ucraina.
Una trovata – se così si può definire – che ha portato diversi utenti a cinguettare postando foto di fornelli accesi o altri escamotage (tipo lasciare le luci accese dentro casa, alzare la temperatura del termostato e via dicendo) per aumentare il consumo di energia, che l’Italia per larga parte acquista da Mosca. L’hashtag in questione sta circolando da un paio di giorni ed è appunto legato a una campagna lanciata da alcuni filo-putiniani durante il conflitto, arrivato ormai a un mese dall’inizio delle ostilità.
Tutto questo naturalmente è un troll, ma lo scherzo è talmente ben riuscito che ha diviso in due i social: da una parte c’è chi si è indignato e criticato queste immagini, dall’altra chi ha deciso di accendere davvero i fornelli convinto di aiutare la Russia.
Agendo così, sperperando e aumentando il costo delle proprie bollette, secondo tale strategia si aiuterebbe la Russia poiché il metano è una delle poche materie prime che la nazione è ancora autorizzata a vendere. L’iniziativa, che come detto è un troll, ha avuto successo soprattutto sui social. “Insieme possiamo fare la differenza. Pubblicate le foto dei vostri fornelli accesi”, ha scritto un profilo dal nickname IlGenerale_Z. Complimenti… per la fantasia.