Vladimir Putin è sempre più solo in Russia. Le confessioni degli 007 confermano una situazione davvero complicata per il presidente dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
La decisione di Putin di invadere l’Ucraina sembra aver definitivamente isolato il presidente russo. I segnali che arrivano dal Cremlino non sono sicuramente positivi e, come riportato da Il Messaggero, i vertici dei servizi sono pronti a fare un passo indietro anche per non rischiare di essere sanzionati dall’Europa e dagli Stati Uniti.
Una insofferenza in continuo aumento e, secondo quanto riferito da alcune confessioni degli 007, non si può escludere un golpe contro l’attuale inquilino del Cremlino per provare a prendere il potere.
Naturalmente si tratta solamente di indiscrezioni, ma il fatto che il ministro della Difesa sia ormai finito ai margini potrebbe far pensare che il motore per un possibile colpo di stato sia pronto ad accendersi. Da parte di Putin, ovviamente, non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro ed è pronto a difendersi da qualsiasi tentativo di golpe.
Il colpo di stato in Russia potrebbe essere guidato proprio da Sergei Shoigu. Il ministro degli Esteri, come scritto da Il Messaggero, è sempre più ai margini e questo sembra essere un chiaro segnale di un possibile tentativo di golpe con al comando proprio uno dei politici più apprezzati sia dai cittadini che dai generali.
Si tratta solamente di indiscrezioni, ma le precauzioni decise da Putin nei giorni scorsi fanno pensare comunque ad un rischio per l’attuale Cremlino. Il presidente russo, infatti, ha deciso di cambiare il suo staff per la paura di essere avvelenato. Naturalmente esiste anche il timore di un colpo di stato e per questo motivo ha deciso di circondarsi solamente di persone fidate.
Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi e se davvero ci sarà una vera propria rivoluzione in Russia dovuta al malcontento di molti politici dopo la decisione di invadere l’Ucraina.