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Cronaca

Kim Jong-un lancia un missile balistico ma il video sembra un film di serie B

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Benedetto Guardini

Il dittatore si fa vedere in giacca di pelle e occhiali neri e il video del lancio scatena ironie, ma le mosse di Kim Jong-un preoccupano il mondo

Kim Jong Un lancia il missile intercontinentale Hwasong-17 (FOTO EPA KCNA)

Mentre il resto del mondo è impegnato nella crisi legata alla guerra in Ucraina, la Corea del nord di Kim Jong-un ha eseguito un test missilistico intercontinentale lanciando il Hwasong-17, il nuovo “gioiello” dell’arsenale militare di Pyongyang. Il missile, lungo 26 metri e con una massa tra le 80 e le 110 tonnellate, ha raggiunto un’altitudine di 6200 chilometri, ha viaggiato per oltre mille chilometri e si è poi inabissato nel Mar del Giappone.

Il video in stile hollywoodiano di Kim Jong-un

Il lancio del missile è stato ampiamente pubblicizzato dalla propaganda nordcoreana con un video diffuso dalla KCNA, l’agenzia di stampa statale. Nelle immagini si vede il dittatore di Pyongyang, in giacca di pelle e occhiali neri, che coordina insieme a due generali le operazioni di lancio, sincronizza gli orologi e dà il via libera all’operazione militare, guardando in camera. Il tutto accompagnato da musiche evocative e festeggiamenti dei militari nordcoreani. Il video, in perfetto stile hollywoodiano, sta suscitando ironie sul web ma dal punto di vista geopolitico e strategico viene letto dagli osservatori come il segnale della volontà di Kim Jong-un di ritornare al centro della scena, peraltro in un momento nel quale gli equilibri internazionali sono scossi dalla guerra di Mosca contro Kiev.

Pyongyang mostra i muscoli. Le mosse dell’Occidente

L’incontro via web tra il presidente Biden e il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping (foto Ansa)

Il lancio, il primo di questo tipo dal 2017 e che di fatto pone fine alla moratoria sui test missilistici e nucleari, confermerebbe la volontà della Corea del nord di porsi nuovamente al centro della scena internazionale e di mostrare i muscoli, in primis agli Stati Uniti, al Giappone ma anche alla Corea del sud. Seul ha cambiato da poco presidente e il successore del democratico Moon Jae-in è il conservatore Yoon Seok-yeol. Yoon ha una linea più dura del predecessore nei confronti di Pyongyang e ha già indicato in Kim Jong-un il “maggior nemico” del suo Paese. La guerra in Ucraina e la politica neoimperialista della Russia, da sempre uno dei principali alleati della Corea del nord, potrebbero dunque spingere il dittatore nordcoreano ad un nuovo attivismo politico e militare per ottenere dall’Occidente maggiore attenzione e più concessioni.

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