Carburante, la tregua è già finita: tornano ad aumentare i prezzi sia della benzina che del diesel, dopo che negli ultimi giorni c’era stato un vistoso calo rispetto allo spaventoso aumento dovuto dall’inizio del conflitto in Ucraina
“Era troppo bello per essere vero” avranno pensato sicuramente in molti dopo che il prezzo sia della benzina che del diesel era sceso di 30 centesimi dopo lo spaventoso aumento che si è verificato subito dopo l’inizio del conflitto. Adesso questa tregua pare sia terminata e che i prezzi stiano, anche se lentamente, iniziando a salire. A riportare questa notizia è stato il ‘Sole 24 Ore‘ che ha annunciato questo nuovo cambiamento. Ricordiamo che il tutto è nato dopo l’inizio del conflitto in Ucraina dove nel nostro paese i prezzi del carburante sono aumentati in maniera esponenziale.
Tanto è vero che in alcune città si è arrivati quasi a toccare (se non addirittura a superare) i 3 euro al litro. Il rincaro dei prodotti raffinati ha già fatto salire i listini. Basti pensare che l’Eni ha ordinato ai suoi dipendenti di aumentare circa di 6 centesimi. Per il semplice motivo che il prezzo del carburante, al netto di accise e IVA, è libero e riguarda le singole compagnie.
Basti pensare che le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi, in una settimana, sono saliti di 150 dollari riguardo alla tonnellata per la benzina e 300 dollari per il gasolio. Se vogliamo parlare a livello di soldi allora si tratta di un aumento che va dai 10-12 centesimi per la benzina e 20-25 centesimi per il gasolio.
Ed è per questo motivo che alcune compagnie, dopo giorni di tregue, hanno subito ben pensato di aumentare i prezzi. Facendo infuriare nuovamente gli automobilisti che devono necessariamente spostarsi con l’auto per potersi recare a lavoro o per fare altre commissioni.