Covid, dopo la circolare che riguardava i professori arriva anche quella che interessa i poliziotti che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino. Ad annunciarlo con una nota è stato il capo della Polizia, Lamberto Giannini
Arriva una notizia importante anche per i poliziotti che hanno deciso di non sottoporsi al vaccino. Dopo quella delle ultime ore che riguardava gli insegnanti âno-vaxâ (che possono ritornare a lavorare a scuola, ma non possono insegnare quindi recarsi nelle classi in compagnia degli studenti), arriva anche per le forze dellâordine.
Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il capo della polizia Lamberto Giannini con una circolare che è stata immediatamente emanata dopo che hanno avuto la conferma ufficiale. Il tutto riguarda il decreto per il  sulle disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto al Covid-19, per la fine dello stato di emergenza.
Nel testo câè scritto chiaramente âla vigenza dellâobbligo vaccinale anche per il Personale della Polizia di Stato fino al 15 giugno di questâannoâ. A cambiare, però, sono le conseguenze in caso di inadempimento. In poche parole, come ha spiegato lo stesso Giannini, ai dipendenti della Polizia di Stato che non si sono voluti sottoporre al vaccino contro il Covid ânon è piĂš applicabile la sospensione dal diritto di svolgimento dellâattivitĂ lavorativa, ma solamente la sanzione amministrativa pecuniariaâ.
Nella circolare, inoltre, viene precisato anche che i poliziotti che sono stati sospesi dalla loro attivitĂ dovranno essere riammessi âin servizio a decorrereâ e che a partire dal giorno dopo che è stata emanata la circolare (ieri venerdĂŹ 25 marzo, ndr), i dipendenti saranno obbligati a presentarsi nel posto di lavoro, âsalva lâapplicazione degli ordinari istituti di assenza legittimaâ.
In conclusione lo stesso Giannini ha voluto precisare anche un fattore importante, ovvero che: âgli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario appartenenti alla Polizia di Stato resteranno sospesi dal servizioâ.