ESCLUSIVA – Orsina e gli sviluppi interni della guerra: “Un partito ne guadagnerà”

Secondo il politologo, due partiti sono destinati a soffrire dopo l’invasione di Putin. Uno ne uscirà rafforzato

“La mia impressione è che il conflitto in Ucraina, per la politica italiana, sia un punto di svolta, molto più importante di quanto lo sia stato il Covid”. Giovanni Orsina, politologo e professore di Storia Contemporanea alla Luiss, prova a ipotizzare gli scenari che la guerra in Ucraina aprirà per la politica italiana. “Durante la pandemia ci siamo detti che ne saremmo usciti migliori; che sarebbe cambiato tutto. Io sono sempre stato molto scettico sulla possibilità che il Covid potesse cambiare e migliorare il nostro mondo politico. In questo caso – dichiara in esclusiva a Notizie.com – sono molto meno scettico. In buona sostanza la centralità dell’Occidente, con questo conflitto viene fortemente messa in discussione. Torniamo a fare i conti con un mondo in cui la politica di potenza ha un ruolo importante e in aree centrali. Questo cambia anche la politica interna dei paesi occidentali, compresa la nostra”.

Il professor Giovanni Orsina della Luiss

In che modo cambierà anche lo scenario politico italiano?Quelli che hanno flirtato con Putin dovranno necessariamente orientarsi. Penso a Salvini, al Movimento 5Stelle. E’ difficile in una situazione di conflitto aperto tra Occidente e Russia non prendere distanze in maniera netta dalla Russia. Un secondo passo è la constatazione che la frattura tra establishment e populisti perde di senso. Faccio un esempio: una delle grandi partite che si sono giocate in questi mesi è stata sulla legittimazione o delegittimazione di Fratelli d’Italia. Ma se quest’ultimi prendono una posizione nettamente atlantista, come si fa ad escluderli? Come fai a mantenere delle divisioni interne che non siano fondate sul conflitto? Questo mette enormemente sotto pressione 5Stelle e Lega per la vicinanza e simpatia verso la Russia di Putin, ma anche il Pd, che ha giocato con forza la carta anti sovranista negli ultimi mesi e rischia di non averla più in mano. Se i sovranisti prendono una posizione anti Russia, come fanno ad essere esclusi dalla vita politica istituzionale? Questa situazione rappresenta quindi una grande opportunità per Fratelli d’Italia“. 

Ma l‘Italia è in grado di resistere a lungo di fronte alle sanzioni imposte alla Russia che porteranno necessariamente ad una frenata nei rapporti commerciali tra i due Paesi? “L’impressione è che tutto quello che sta accadendo sia dannoso anche per noi. Se c’è un flusso commerciale con la Russia vuol dire che c’è un interesse bilaterale. Se viene bloccato anche l’Italia avrà dei problemi. E di grandi dimensioni”.

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