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Sport

Florenzi, “maledizione” Mondiale: la frase del 2014 oggi suona tragica

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Paolo Colantoni

L’esterno e la dichiarazione, dopo la mancata convocazione ai Mondiali 2014, che si è trasformata in maledizione

Dopo la batosta subita a novembre del 2017 contro la Svezia, era difficile ipotizzare che la Nazionale italiana potesse mancare la qualificazione ad un altro Mondiale. Ma la sconfitta subita contro la Macedonia del Nord nella semifinale play off, ha tolto agli azzurri la possibilità di accedere alla fase finale dei campionati del Mondo, che si disputeranno in Qatar nel prossimo novembre.

Alessandro Florenzi con la maglia della Nazionale – Ansa Foto –

Una delusione cocente per tutti i tifosi, gli appassionati e gli addetti ai lavori. Un’intera generazione di tifosi (tutti quelli nati dal 2014 in poi) non tiferà gli azzurri ad un Mondiale almeno fino al 2026: dodici anni di assenza, un tempo abnorme per una Nazionale che si vanta di quattro vittorie nella competizione mondiale.

Ma la seconda esclusione consecutiva dell’Italia, rappresenta anche una grande occasione persa per una lunga serie di calciatori, costretti a rinunciare alla possibilità di disputare una competizione prestigiosa come il Mondiale di Calcio. Della squadra che ha perso contro la Macedonia, solo alcuni elementi erano in campo nel 2014, durante il Mondiale brasiliano, l’ultimo che ha visto la partecipazione degli azzurri: di quel gruppo, guidato in panchina da Cesare Prandelli, facevano parte Chiellini, Bonucci, Verratti, De Sciglio e Ciro Immobile.

Prandelli fu protagonista di scelte che fecero discutere: su tutte quella di affidarsi a Mario Balotelli come punta centrale (protagonista di un Mondiale incolore), e la decisione di non convocare un calciatore reduce da un’ottima stagione e pronto a ricoprire più ruoli: Alessandro Florenzi. L’allora giovane esterno della Roma, venne lasciato a casa, tra lo stupore generale. Intervistato in quei giorni, il calciatore romano rilasciò alcune dichiarazioni che, alla luce degli eventi, hanno fatto saltare sulla poltrona tutti i tifosi. “Come ho reagito quando ho saputo di non essere tra i convocati di Prandelli? Come un calciatore ambizioso, che aveva questo sogno nel cassetto di andare ai Mondiali…ma ce ne sono altri due che potrò fare, aspetterò quelli”. Parole che suonano come un ulteriore beffa. Un augurio che si è trasformato in una vera e propria maledizione. Per il calciatore e tutti i tifosi italiani.

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Paolo Colantoni