Al termine di un confronto durato diverse ore tra piloti, team, vertici di F1 e Federazione, è stata presa una decisione univoca, comunicata poco fa attraverso i profili ufficiali.
Una nuvola di fumo nero che si alza a pochi chilometri dal paddock della Formula 1. È questa l’immagine che nella giornata di venerdì ha scosso il mondo dei motori: è servito poco tempo per ricostruire l’accaduto. Un impianto petrolifero Aramco, a poco più di 20 Km dal circuito di Gedda, è stato bersaglio da parte di ribelli yemeniti. L’attacco missilistico, che ha portato all’esplosione e al conseguente incendio, non ha avuto grandi ripercussioni sul programma del Gp d’Arabia.
Le prove libere – dominate da pilota della Ferrari Charles Leclerc – sono iniziate con appena un quarto d’ora di ritardo. All’indomani dell’accaduto però c’è stato un lungo confronto tra piloti, team, vertici di F1 e Federazione per decidere il da farsi. “Formula 1 e Fia possono confermare che in seguito alle discussioni tenutesi alla presenza di tutti i team e i piloti, il Gran Premio dell’Arabia Saudita 2022 andrà avanti come da programma“, inizia così il comunicato ufficiale.
“The show must go on“, mai parole furono più adatte a una circostanza del genere. Nonostante l’attacco missilistico di ieri a meno di 20 km dalla pista che ospita il Gran Premio d’Arabia Saudita, la scelta è stata quella di andare avanti per la propria strada. Nessun ripensamento quindi, proprio come successo ieri nella sessione di prove libere.
“In seguito al noto incidente che è avvenuto a Gedda venerdì – si legge nel comunicato – ci sono state approfondite discussioni tra tutte le figure coinvolte, le autorità governative saudite e le agenzie di sicurezza che hanno garantito complete e dettagliate assicurazioni in merito alla sicurezza dell’evento. È stato infine trovato un accordo tra tutte le entità coinvolte di mantenere un chiaro e aperto dialogo per tutta la durata dell’evento e per il futuro“.