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Cronaca

Morte Luana D’Orazio, offerto risarcimento alla famiglia: arriva il secco ‘no’

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Cristiano

Morte Luana D’Orazio, offerto importante risarcimento alla famiglia della giovane donna morta mentre era al lavoro e uccisa dal macchinario dove lavorava: arriva la risposta dei genitori che respingono l’offerta

Murales per Luana D’Orazio (Ansa Foto)

 

Arrivano importanti novità per quanto riguarda la morte di Luana D’Orazio. Ricordiamo tutti che la giovane è deceduta al lavoro mentre è stata risucchiata da un rullo. L’autopsia ha confermato che la ragazza è morta sul colpo per via dello “schiacciamento del torace”. Lavorava per dare da mangiare ad un bambino rimasto senza la propria madre.

La notizia che giunge riguarda il risarcimento della compagnia assicurativa ‘Unipol‘ che avrebbe offerto ai familiari della ragazza deceduta il 3 maggio del 2021 mentre lavorava a un orditoio a Montemurlo, in provincia di Prato.

Parla l’amministratore delegato di ‘Gesi Group‘ (società di consulenza della famiglia), ovvero Andrea Rubini, ha parlato di 1,1 milione di euro. “Una offerta incongrua” come affermato dallo stesso Rubini che ha comunicato di aver scritto nuovamente all’assicurazione sperando di ricevere una risposta formale.

Morte Luana D’Orazio a breve l’udienza preliminare

Murales per Luana D’Orazio (Ansa Foto)

Ci ha tenuto a precisare che i danni, sia patrimoniali che non, sono ancora da quantificare. “Per il momento la situazione non è stata stabilizzata. Preferiamo discutere di questa questione nelle prossime settimane“. Anche perché questa offerta arriva a pochi giorni dall’udienza preliminare del procedimento. Il giorno è il 7 aprile. Davanti al giudice si presenteranno i tre imputati accusati di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele del macchinario, la stessa dove lavorava ed è stata uccisa la giovane.

Si tratta della titolare dell’azienda, Luana Coppini, suo marito Daniele Faggi ed il tecnico addetto alla manutenzione Mario Cusimano. Lo stesso Rubini ci ha tenuto a ribadire che, se fosse possibile, la madre della povera Luana è pronta a costituirsi parte civile. Dopo quasi un anno dalla tragedia se ne parla, per la prima volta, in un’aula del tribunale.

Nel mese di ottobre del 2021, a qualche mese di distanza, avrebbe chiuso le indagini. Secondo gli accertamenti dell’ingegner Carlo Gini, pare che l’orditoio per la campionatura aveva i dispositivi di sicurezza disattivati.

 

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