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Cronaca

E’ morto l’anziano rapinato e pestato a sangue in casa

Published by
Daniele Magliocchetti

Arrestato un marocchino 36/enne e grazie al vicino che, avendo sentito le urla, è uscito ed ha placcato il delinquente. Zaia: “Fatto atroce”

E’ morto l’anziano rapinato e malmenato a sangue nella propria casa. E’ deceduto in ospedale, al Ca’ Foncello di Treviso. Una tragedia immane. La vittima di chiamava Adriano Armellin, aveva 83 anni ed era di Pieve di Soligo. Per lui sono stati minuti di puro terrore, e per questo interminabili, quelli che ha dovuto vivere il povero Adriano, legato in casa e poi picchiato a morte da un 36enne marocchino dimorante nel vittoriese. L’anziano, ritrovato esanime da uno dei figli che non lo sentiva da alcune ore, è stato subito ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso per le numerose ferite riportate principalmente al cranio, ma purtroppo alla fine non ce l’ha fatta ed è morto dopo dodici interminabili ore di agonia.

La vittima di una rapina a Treviso, Adriano Armellin (foto Facebook)

L’aggressore su disposizione della Procura della Repubblica di Treviso si trova ora in carcere a Santa Bona con l’iniziale accusa di tentata rapina aggravata in abitazione poi tramutata in omicidio preterintenzionale. L’arrestato è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e il Sostituto Procuratore incaricato ha già chiesto al Gip la convalida dell’arresto la cui udienza avrà luogo nei prossimi giorni. Armellin, invece, lascia nel dolore i due figli, Marco e Andrea, oltre a tanti amici che si sono subito stretti intorno alla famiglia in questo momento di dolore.

L’aggressore è stato prima bloccato e poi quasi pestato dai vicini mentre cercava di scappare

I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica di questo accoltellamento © Ansa

Secondo una prima ricostruzione operata dai Carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto, il marocchino si sarebbe introdotto illegalmente nell’abitazione del povero Adriano Armellin, situato al primo piano di un condominio dove viveva da solo dopo esser rimasto vedovo, ma vistosi scoperto dal proprietario di casa, lo ha prima aggredito e poi gli ha legato mani e piedi con delle corde trovate in uno sgabuzzino per poi picchiarlo a sangue in maniera selvaggia, anche con delle bottiglie, per farsi consegnare denaro e oggetti preziosi ma ha racimolato solo pochi spiccioli, una busta di surgelati ed una merendina.

Ho subito notato questo uomo sconosciuto uscire zoppicante dal condominio – ha raccontato il signor Luciano, uno dei vicini, colui che ha bloccato l’assassino a Treviso TodayAl che gli ho chiesto chi fosse e mi sono sentito rispondere che era andato da una mia vicina a chiedere del cibo. Pochi istanti dopo ho però sentito le urla della signora che lo additava come ladro e l’ho dunque fermato. Solo poi mi sono accorto delle merendine e degli spiccioli sparsi per terra“. Era ferito ed è stato condotto per le cure del caso all’ospedale di Conegliano e poi portato in carcere con l’accusa di omicidio. “Auspico il massimo della pena per il cittadino di origine marocchina che ha ridotto in fin di vita un innocente ottantaquattrenne. Un anziano vedovo, che viveva da solo, completamente indifeso che è stato picchiato selvaggiamente nella sua abitazione nel tentativo di una rapina“, ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia.

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Daniele Magliocchetti