ESCLUSIVA – Rocca (CRI): “Dramma Mariupol senza corridoi umanitari”

Il presidente della Croce Rossa Italiana sembra fare un appello alla comunità internazionale: “Senza negoziati è impossibile far uscire le persone da lì”

Ci sono persone che si impegnano senza sosta per aiutare l’Ucraina e gli ucraini in tutte le città devastate dalla guerra. Tra queste, senza dubbio una delle più attive, è la Croce Rossa Internazionale che si sta adoperando per aiutare donne e bambini a uscire dalle città, ma non è facile in questa situazione così pericolosa e disperata. Uno dei posti dove ci sono situazioni disperate è la città di Mariupol, una delle più bombardate soprattutto nelle ultime settimane. A Notizie.com è intervenuto il presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca che ha fatto il punto della situazione, anche se non è sicuramente rosea, tutt’altro. “A Mariupol la situazione è disperata, non negoziano abbastanza per garantire corridoi sicuri, è questo il vero tema. Sono in corso negoziati tra le parti per avere accesso a Mariupol, ma non abbastanza efficienti”.

Il presidente
Il Presidente di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca alla presentazione del Manifesto ” Insieme per contrastare la povertà energetica” di Banco dell’Energia Onlus (foto Ansa)

Il presidente Rocca spera in una soluzione nel più breve tempo possibile: “Noi ci auguriamo e speriamo sempre, anche perché tutte queste sono vicende che ci bloccano, noi siamo sempre pronti, ogni giorno, ma per il momento è tutto bloccato. A Mariupol c’è una piccola comunità della Croce Rossa Ucraina, sono almeno una decina o forse anche meno, non abbiamo notizie da un po’ di giorni

“Come Croce Rossa Italiana abbiamo due convogli a settimana e fino ad ora abbiamo portato oltre 250 tonnellate di aiuti”

Il presidente
Il Presidente di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca (foto Ansa)

Il presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca spiega l’apporto che sta dando in questo momento in Ucraina la parte organizzativa italiana: “I volontari della croce rossa ucraina che si sono rifiutati di lasciare la loro comunità non hanno voluto essere evacuati, quando ancora c’era la possibilità, di contatti non ce ne sono. E’ una situazione drammatica dal punto do vista umanitario, in altre zone riusciamo ad intervenire, ma lì no e speriamo di avere notizie confortanti in questi giorni altrimenti sarà dura per loro“.

Dal punto di vista operativo è stato aperto un canale di aiuti continuo – ha assicurato Francesco Rocca a Notizie.comci sono due convogli a settimana e fino ad ora abbiamo portato oltre 250 tonnellate di aiuti, ma anche evacuato 60 persone da Leopoli. Ora sono previsti altri due convogli, ma fino a che non ci sono le condizioni per operare con un’area definita c’è una barriera. Purtroppo non c’è attività sul terreno visto che ci sono in atto operazioni militari“.

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