Italia, la vergogna continua: dal ko alla grande fuga

Italia, la vergogna per quanto riguarda la Nazionale di calcio continua: dal ko rimediato in casa contro la Macedonia del Nord alla grande fuga dei calciatori che hanno deciso di ritornare nei loro rispettivi club per non giocare contro la Turchia. Ovviamente passando per lo spogliatoio del Barbera

Nazionale italiana, la vergogna continua
Italia (Ansa Foto)

Sia chiaro: è vero che ci sono problemi ben più gravi dello sport. Nessuno lo mette in dubbio, però questo non deve essere una giustificazione allo spettacolo indegno che ci ha “regalato” la Nazionale di Roberto Mancini. Per la seconda volta consecutiva gli azzurri non parteciperanno ad una competizione mondiale. Poco importa se nel mezzo c’è stata una vittoria all’Europeo (che, a questo punto, viene da pensare che sia stato un vero e proprio miracolo), ma se si perde in casa contro la Macedonia del Nord due domande bisogna porsele.

Calciatori che lasciano il terreno di gioco tra i fischi (giustissimi) del ‘Barbera‘ che ha supportato e incitato la squadra per tutti i 90 minuti, fino a quando Trajkovski non ha deciso di insaccare con un gran destro il pallone del definitivo 0-1. Lo spettacolo, però, non finisce affatto qui visto che gli azzurri perdono anche nella civiltà. Basta guardare come hanno ridotto gli spogliatoio dell’impianto sportivo palermitano in una vera e propria discarica. Facendoci vergognare non una, ma ben due volte nel giro di poche ore.

Oltre il danno anche la beffa direte voi visto che domani sera, martedì 29 marzo, l’Italia è “costretta” a scendere in campo in una delle partite più inutili della storia della nostra Nazionale. In parte è assolutamente vero, ma è la decisione della FIFA: le due squadre perdenti (noi e la Turchia) debbono comunque affrontarsi. Motivo? Per il ranking.

Italia, la “grande fuga” degli azzurri che non volano per la Turchia

La disperazione dei calciatori dell'Italia
Disperazione dei calciatori dell’Italia (Foto LaPresse)

Non è finita qui visto che alcuni di loro hanno deciso di non prendere l’aereo con il resto dei compagni di squadra ed hanno preferito ritornare nei loro rispettivi club. Poco importa se siano infortunati o meno, gli impegni devono essere rispettati fino all’ultimo per sostenere (mai come in questo momento) un Paese che sta soffrendo anche per altri motivi sicuramente più importanti. Sarebbe stato un segnale forte, ed invece hanno deciso di optare per la “grande fuga“.

Si tratta di Luiz Felipe, Domenico Berardi, Ciro Immobile, Lorenzo Insigne, Marco Verratti, Gianluca Mancini e Jorginho che hanno preferito ritornarsene invece di stare vicino alla squadra. Un qualcosa che non è stato per nulla digerito dai tifosi che hanno criticato la loro scelta. Anche in una partita “inutile” come quella di domani sera avrebbero dovuto un segnale forte. Un segnale di ripartenza, così facendo abbiamo perso non una, non due ma tre volte. 

 

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