Sette stupri in 3 giorni, violenza anche in pieno giorno nelle strade più trafficate di Milano: ora la chiamano “Ghotam city”, ma serve intervenire subito.
Sono i numeri a dare la dimensione di quanto sta accadendo a Milano. Di giorno e di notte gli episodi di violenza si ripetono, anche nelle principali vie dello shopping, con un ritmo che ora è realmente preoccupante.
L’assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, l’ha definita “Ghotam City”. Un accostamento tutt’altro che lusinghiero per la metropoli, in cui la violenza dilaga. E i numeri forniscono un quadro preoccupante, ormai difficile da derubricare ad una battaglia verbale fra chi minimizza e chi invece solleva la questione sicurezza.
Negli ultimi 3 giorni sono 7 gli episodi di violenze sessuali denunciati, ai quali si somma l’assurda vicenda di cronaca del ragazzo maliano che ha colpito alla gola un connazionale dopo una rissa. Se non è “Gotham” poco ci manca verrebbe da dire, e in un contesto in cui il timore cresce, è necessario assumersi responsabilità e capire come intervenire.
L’ultimo episodio solo 2 giorni fa. Un uomo originario del Mali, in corso Buenos Aires, via dello shopping presa d’assalto anche dai turisti, ha aggredito due donne strattonandole e palpeggiandole. Dopo l’arresto ha provato a reagire con gli agenti, che nel suo “curriculum” hanno scovato una lunga lista di precedenti con la giustizia.
La lista di reati a Milano cresce di giorno in giorno lanciando segnali da non sottovalutare, e in tal senso la politica si divide fra chi punta il dito e chi prova a minimizzare. Da Fratelli d’Italia arrivano bordate alla ministra Luciana Lamorgese.
“Il numero di immigrati senza titolo e pregiudicati che non sono colpiti da provvedimento è incredibile – ha affermato Edmondo Cirielli -, sono ancora liberi di perseguitare gli italiani e sono impuniti”. Il deputato di Fdi prosegue: “La titolare del Viminale, in un barlume di dignità politica, dovrebbe dimettersi”.