Serie A, gravi accuse per il calciatore: rischia 8 anni di carcere

Serie A, gravissime accuse per il calciatore che rischia davvero grosso: si parla addirittura di otto anni di carcere per quello che ha fatto insieme ad altre persone

Il calciatore di Serie A rischia il carcere
Tribunale (Ansa Foto)

In questo momento è impegnato con la sua squadra e sta lottando, insieme al resto dei compagni, per non retrocedere. L’obiettivo è chiaro: rimanere nella massima serie anche la prossima stagione. Stiamo parlando del Genoa e di uno dei calciatori simbolo del team, ovvero Manolo Portanova. Quest’ultimo è arrivato negli ultimi mesi direttamente dalla Juventus che lo ha ceduto proprio in Liguria a titolo definitivo. Poco prima della sosta per le nazionali il centrocampista figlio d’arte (suo padre Daniele ha giocato per anni in Serie A con diverse maglie) ha trovato la prima rete in campionato.

Un gol pesante contro il Torino di Ivan Juric che valgono tre punti importanti per la salvezza. Pesante, invece, è la situazione che sta vivendo lo stesso calciatore al di fuori dal terreno di gioco. Di che stiamo parlando? Il classe 2000 dovrà affrontare una vicenda giudiziaria molto grave. Nelle ultime ore la notizia che è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale di gruppo.

Genoa, Portanova accusato di violenza sessuale

Portanova rischia il carcere per violenza sessuale di gruppo
Manolo Portanova (Ansa Foto)

Come riportato in precedenza l’atleta rischia grosso: si parla da 8 fino a 14 anni di reclusione. Il prossimo 7 giugno il calciatore dovrà comparire davanti al GUP del Tribunale di Siena, Ilaria Cornetti, per via dei fatti che sono accaduti lo scorso anno. Per chi non lo sapesse il giocatore fu arrestato e messo agli arresti domiciliari per aver violentato, insieme ad altri tre ragazzi, una ragazza di 21 anni dopo una festa che si è tenuta nella città toscana.

Solo uno di loro ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con la ragazza (affermando che fosse consenziente). Il resto del gruppo, invece, ha sempre negato che questo fosse mai accaduto. Subito dopo che scattarono le manette il calciatore decise di rimanere in silenzio e di non rispondere davanti al GIP. Subito dopo i domiciliari gli furono revocati, ma adesso per lui torna nuovamente l’incubo.

 

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