Ucraina, ucciso il campione di kickboxing Kagal: la promessa del tecnico

Ucraina, il campione del mondo della kickboxing Maksym Kagal è stato ucciso nelle ultime ore in battaglia. Nel frattempo arriva la promessa da parte del suo allenatore che lo ha seguito fino a quando non è scoppiato il conflitto nel paese orientale

Maksym Kagal ucciso in battaglia
Maksym Kagal (Ansa Foto)

Trentatreesimo giorno di guerra in Ucraina. Del possibile “cessate il fuoco” neanche l’ombra. Purtroppo si continua a combattere nel paese orientale. Di conseguenza aumenta anche il numero delle vittime che stanno cadendo in battaglia. L’ultima riguarda anche il personaggio che vedete in foto. Per chi è appassionato di kick boxing non può non riconoscerlo. Purtroppo, però, le notizie che arrivano per Maksym Kagal sono terribili. Il ragazzo è stato ucciso a Mariupol in un conflitto a fuoco contro i militari russi.

A riportare questa tremenda notizia sono stati i media ucraini che hanno annunciato la sua morte. Ci hanno tenuto a far sapere che il 30enne apparteneva alle forze speciali di Azov ed aveva deciso di combattere al fianco dei soldati per proteggere il proprio paese dall’invasione russa. Purtroppo per lui, come per altre persone, la strada della guerra lo ha portato alla morte.

Ucraina, ucciso il campione del mondo Kagal

Maksym Kagal ucciso in battaglia
Maksym Kagal (Ansa Foto)

Nel frattempo arrivano anche le parole del suo allenatore che, fino a poco tempo prima che scoppiasse in conflitto, lo stava preparando in vista delle prossime gare che avrebbe dovuto affrontare in futuro. Match che non potrà mai più disputare. Questa la promessa da parte del suo tecnico, Oleg Skirt: “Dormi tranquillo, fratello, la terra è tua, ti vendicheremo“. Per chi non lo sapesse Kagal era stato il primo campione del mondo di kickboxing Iska tra gli adulti nella nazionale ucraina.

Non è l’unico sportivo ad aver deciso di combattere questa guerra per proteggere l’Ucraina. Insieme a lui anche l’ex pugile Vladimir Klitschko, campione del mondo dei pesi massimi, come il fratello Vitalji che da quasi otto anni è il sindaco di Kiev. Anche gli attuali pugili Usyk e Lomachenko sono scesi in campo. I tennisti Sergey Stakhovsky e Andrei Medvedev hanno deciso di mettere da parte la racchetta per impugnare le armi per la prima volta nella loro vita. Sacha Volkov, ex campione del basket ucraino, sta proteggendo il suo paese.

 

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