L’ex pentastellato Gianluigi Paragone in esclusiva ai microfoni di Notizie.com ha commentato la conferma di Giuseppe Conte presidente del M5s.
Il M5s riparte da Giuseppe Conte. Il voto sulla piattaforma pentastellata ha confermato l’ex premier come presidente con il 94% delle preferenze. Un risultato sicuramente importante che consente all’avvocato del popolo di iniziare a programmare il futuro del MoVimento con l’obiettivo delle elezioni politiche del 2023.
Una ripartenza non assolutamente semplice viste le spaccature che ci sono all’interno dello stesso gruppo pentastellato, ma anche le prime divisioni della coalizione di Centrosinistra. L’ultima proprio sull’aumento delle spese delle armi che, se sarà confermata la posizione di questi giorni, dovrebbe vedere il Partito Democratico votare a favore mentre il M5s si prepara a dire no a questo provvedimento.
Proprio per parlare di questa rielezione la redazione di Notizie.com ha contattato Gianluigi Paragone, senatore e leader di Italexit, ma soprattutto ex pentastellato e da sempre uno degli avversari politici sia di Giuseppe Conte che di Luigi Di Maio.
Gianluigi Paragone intervenuto a Notizie.com non ha utilizzato proprio parole al miele nei confronti dell’ex premier e naturalmente attuale capo politico del M5s: “Conte decida che parte vuole recitare nella commedia Cinquestelle perché sta diventando una macchietta. Il suo stato confusionale è ormai chiaro a tutti“.
Parole che non sorprendono più di tanto visto che lo stesso Paragone in passato ha duramente criticato sia Conte che Di Maio per alcune decisioni prese dal Movimento che, almeno secondo il suo pensiero, si allontanavano dalle promesse fatte ai cittadini in quel lontano 2018 quando i 5Stelle per la prima volta entravano in Parlamento con il maggior numero di voti da parte degli italiani.
Una squadra che vedeva la presenza di Paragone, ma il senatore lombardo due anni dopo ha deciso di fare un passo indietro perché le sue idee non coincidevano più con quelle del MoVimento. E le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni ne sono una conferma.