Negoziati Ucraina-Russia: passi avanti, svolta vicina?

Erdogan ha accolto le delegazioni in Turchia, arrivate per i negoziati: significativi passi in avanti fra Russia e Ucraina, ecco tutti gli sviluppi.

Le parole di Erdogan a stemperare gli animi e lanciare messaggi di speranza, le foto a raccontare un momento che può essere importante negli sviluppi di un conflitto sempre più duro.

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Il tavolo dei negoziati con Erdogan ad accogliere i delegati di Russia e Ucraina (AnsaFoto)

Ad Istanbul le delegazioni si sono incontrare non senza timori. Il ministro ucraino ha invitato i propri delegati a non consumare pasti e non bere nulla. In un tavolo le cui istantanee hanno fatto il giro del mondo però sono stati fissati alcuni punti che potrebbero portare ad una prima timida apertura nelle trattative per il cessate il fuoco.

Già prima dell’incontro sono filtrare notizie su piccoli passi in avanti e posizioni differenti. La Russia avrebbe cancellato dai dialoghi la parola “denazificazione”, e sarebbe più “morbida” nell’accettare un eventuale ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. Su un possibile accordo per entrare nella Nato invece le posizioni non cambiano, e anche dopo il colloquio il dato sembra ormai certo.

Ad aprire piccoli spiragli però sono le dichiarazioni da parte dei ministri da Mosca e da Kiev. Si parla di passi in avanti, e il confronto tanto atteso fra Putin e Zelensky potrebbe a questo punto diventare realtà.

Negoziati Russia-Ucraina: giornata convulsa, ecco gli sviluppi

Ucraina diretta guerra
Volodomyr Zelensky (Ansa Foto)

Il primo a parlare è stato il ministro turco. Mevlut Cavusoglu ha descritto i dettagli osservando che “oggi è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati in corso”. Nessuno si sbilancia, ma le indicazioni sembrano andare in una direzione differente rispetto agli ultimi incontri.

Cavusoglu ha infatti ammesso che i ministri Kuleba e Lavrov, rispettivamente di Ucraina e Russia, potrebbero a breve vedersi, e a margine del colloquio ha utilizzato la parola “riconciliazione”. La delegazione in arrivo da Kiev ha però sottolineato che la condizione dell’ingresso ucraino nell’UE non sarà mai al centro di trattative, chiedendo garanzie.

Ai paesi garanti è quindi richiesto di agire in maniera simile all’articolo 5 della Nato, per cui se un alleato viene attaccato la risposta militare da parte di tutti deve essere corale e immediata. Sponda russa arrivano le parole di Medinsky. Ha affermato che un compromesso può potare ad un trattato di pace più vicino, e che un incontro fra Putin e Zelensky può a breve diventare realtà.

Ha inoltre affermato che ci sarà una riduzione “radicale” dell’attività militare nelle regioni ucraine di Kiev e Chernihiv. Un primo passo importante è stato quindi raggiunto. Non una stretta di mano, ma sono stati messi nero su bianco alcuni passaggi che potrebbero essere uno step decisivo in vista di un cessate il fuoco ora più probabile.

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