E’ arrivata la sentenza di primo grado per l’omicidio di Luca Sacchi. Ecco le decisioni del Tribunale di Roma su Pirino, Del Grosso, Marcello De Propris, il padre Armando e l’ex fidanzata della vittima.
Nella serata di martedì 29 marzo 2022 il Tribunale di Roma ha emesso la sentenza di primo grado per l’omicidio di Luca Sacchi. Sul banco degli imputati, come ben sappiamo, c’erano Armando De Propris, il padre Marcello, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino oltre che naturalmente la fidanzata della vittima Anastasiya, accusata di aver violato la legge sulla droga.
I giudici romani hanno deciso di non accogliere pienamente le richieste della Procura e quindi condannato a 27 anni Valerio Del Grosso (l’accusa aveva chiesto l’ergastolo), 25 anni per Paolo Pirino e Marcello De Propris. Mentre il padre Armando è stato assolto dall’accusa di detenzione della pistola. Tre anni, invece, per l’ex fidanzata di Luca Sacchi. Vedremo le motivazioni nelle prossime settimane e se ci saranno dei ricorsi di secondo grado per provare a ribaltare la sentenza di primo.
La sentenza di primo grado è stata accolta con soddisfazione da parte del padre di Luca Sacchi. “Non c’è stato l’ergastolo, ma 27 anni sono tanti – ha detto Alfonso ai giornalisti presenti e riportato da Il Fatto Quotidiano – è stata fatta giustizia. Di Anastasiya non so più cosa dire: da lei mai una parola. In aula con noi si è scusato solamente Armando De Propris, lei no“. Più duro, invece, il commento della mamma del giovane: “Ergastolo dato a noi. Luca è morto per aiutare la sua fidanzata”.
Come detto, nelle prossime settimane saranno comunicate le motivazioni che hanno portato i giudici ad accogliere solo in parte la richiesta dei giudici. Solo successivamente sia l’accusa che la difesa decideranno se ricorrere in Appello per provare a ribaltare quanto deciso in primo grado al termine di un lungo processo che si è concluso a poco più di due anni dall’omicidio di Luca Sacchi.