Il primo cittadino Marco Fioravanti di Fratelli d’Italia esalta la scoperta: “Li abbiamo regalati ai bimbi, torneranno a giocare lì, in piazza come sempre”
Da Ascoli riparte il calcio. Quello vero, quello che non c’è più. Quello che si giocava una volta in piazza, con due zaini a fare da pali e un gruppetto di bambini che corre dietro a un pallone. E si diverte, cresce spensierato senza stare attaccato ai cellullari o davanti al pc. La bella e promettente notizia non arriva certo da Konya, dove l’Italia di Mancini ha battuto la Turchia in una partita senza senso, ma direttamente da un tetto di una chiesa di Ascoli dove sono stati trovati una quarantina di palloni, che erano lì da anni. Palloni che fanno parte di una generazione intera del capoluogo marchigiano. Emozionato il Sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti di Fratelli d’Italia che a Notizie.com, esprime tutta la sua gioia per il ritrovamento: “Stavano facendo una restauro del tetto della chiesa di San Tommaso, verificando la funzionalità della guaina ed è lì che hanno trovato una quarantina di palloni appartenenti a un’intera generazione di Ascoli, un tesoro immenso”
Una notizia che ha fatto il giro d‘Italia e che ha commosso un po’ tutti, soprattutto gli amanti del calcio, quelli che hanno consumato le scarpe da piccoli, giocando per ore e ore in strada col pallone. A dare risalto al ritrovamento di questi palloni un gruppo di Facebook “Sei di Ascoli Piceno se…“, che ha immortalato il ritrovamento di decine di palloni da calcio, risalenti anche a decenni fa, fa sul tetto della Chiesa di San Tommaso.
La scoperta è stata effettuata durante i lavori propedeutici al restauro dell’edificio, dopo le lesioni causate dal terremoto del 2016. I palloni rinvenuti appartengono a varie epoche, alcune risalenti anche a decenni fa, come il “modello” nato in occasione del Mondiale di Argentina del 1978. Raggiante il Sindaco Marco Fioravanti: “Il problema, essendo un privato, quelli più rovinati li hanno buttati, gli altri li hanno regalati ai bambini fuori dalle scuole. E’ un tesoro e una cosa bella perché lì c’è la storia delle varie generazioni di Ascoli, con bambini che continuano a giocare a pallone. Una città che conserva identità e tradizione culturale, anche adesso col terremoto che c’è stato dobbiamo ricostruire anche la visione dei bambini e dei progetti sociali”
Non è una piazza dove, solitamente, si può giocare a calcio, ma quei palloni lì sul tetto dimostrano anche che si può e si deve continuare a fare, nonostante qualche piccolo divieto. La cosa importante è avere spazio e possibilità. E su questo il Sindaco Fioravanti è irremovibile: “Non è proprio una piazza, è un parco pubblico, dove i bambini diciamo che giocano abusivamente a pallone, nel senso che non c’è un campo di calcio. Se giocano vengono redarguiti? No, no devono giocare, dobbiamo incentivare, conservare le vecchie abitudini, farli giocare in modo tale che non passano il tempo davanti al cellullare, ma a giocare, a divertirsi e crescere amando il calcio in modo sano. E poi magari chissà che succede, magari da questa piazza arriveranno quelli che ci faranno anche vincere e andare ai mondiali finalmente…”