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Momkong… l’esuberante rap italo-algerino

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Paolo Colantoni

Con tanti sacrifici e voglia di sfondare è divenuto uno dei volti più popolari dei social network. Ilaria Solazzo lo ha intervistato per noi 

MomKong pseudonimo di Mohammed Ighoubriouen, è un cantante di origine algerina, nato a Tizi-Ouzou il 3 settembre 1996, sotto il segno zodiacale della Vergine, è alto un metro e settantacinque centimetri, pesa circa settanta chili ed ha occhi e capelli castani. Ama scrivere storie di vita comune in cui ognuno si può rispecchiare e riconoscere nella quotidianità. L’artista ama creare canzoni che attirano l’attenzione degli ascoltatori affinché quel testo possa ricordare la loro storia. In questa intervista rivela sogni e passioni ad Ilaria Solazzo.

“Sono italo-algerino. Quando ero piccolo mio padre decise di spostarsi in Italia per lavoro. Io rimasi in Algeria con mia mamma e mia sorella fino al compimento dei miei 6 anni. Nel 2002 decidemmo di raggiungere mio padre a Monesilio (Cn). Iniziai a frequentare la prima elementare in Piemonte, insieme a mia sorella. Mia sorella nonostante fosse più grande di me di un anno entrò nella mia stessa classe a causa del problema linguistico. Alle superiori io e lei optammo per percorsi differenti, lei scelse il liceo scientifico, mentre io ottenni la qualifica di metalmeccanico dopo i primi tre anni di studio. Mia sorella dopo il liceo partì per Parigi per proseguire lì i suoi studi in giurisprudenza. Mia madre, grande donna e lavoratrice, si è sempre adoperata per la famiglia lavorando in qualità di assistente agli anziani per varie case di riposo, pur di non farci mancare mai nulla… oggi, finalmente si gode un po’ di meritato riposo. Mio padre, invece, lavorava e lavora alle Pietre di Langa”.

Il tuo nome d’arte è originale… opera tua?
“No. Il mio nome d’arte è stato ideato da due miei amici. “Mom” è l’abbreviazione del mio soprannome “Momo” e “Kong” deriva dal film “King Kong”, perché dicono che quando mi incazzo prendo le sue sembianze”. (Ride).

La musica sembra essere stata una certezza nella tua vita. Che significato ha per te?
“La musica è sempre stata una certezza, una valvola di sfogo e non solo. Mi ha permesso di esprimere ciò che a voce mi veniva difficile dimostrare e conoscere lati di me stesso che spesso tendo a tenere nascosti”.

Vuoi iniziare a raccontarci come ti sei avvicinata alla musica e quali sono stati i tuoi primi ascolti?
“E’ sempre stata una mia passione fin da piccola, anche se nel mio caso non posso dire di venire da una famiglia di musicisti. Avevamo molti dischi e li ascoltavo sempre, ascoltavo tanto la radio, cantavo e registravo di tutto. A parte le canzoni della Walt Disney, il cui disco ho praticamente consumato, a casa giravano i dischi dei Beatles, di Madonna, quelli, insomma, che compravano i miei genitori”.

Quale è il messaggio che vorresti arrivasse al tuo pubblico?
“Che sono uno che ora ha messo la testa a posto. Anni fa ho fatto una vita sregolata, ma oggi sono un altro”.

Sei un giovane cantante promessa della musica italiana. Perché hai scelto di dedicarti al genere rap? Cosa significa per te?
“Il rap è il genere musicale che mi appartiene, in assoluto. Questa musica ha un potere incredibile per la mia anima, riesce a farla vibrare. Quando ci penso, immagino il flusso di energia che diventa calore, provocando letteralmente del benessere, come se fosse un balsamo per l’anima. Ecco cosa accade dentro di me quando ascolto o creo questa musica. Non sarebbe fattibile ad esempio con il rock nonostante apprezzi comunque il genere”.

Tra le tante qualità che possiedi, sei anche un talentuoso cantautore. Come nascono le tue canzoni? Quali sono le emozioni che ricerchi e che ti danno ispirazione?
“Grazie per il complimento. Io parlo sempre di good vibes: sono proprio queste a farmi scaturire questa energia positiva che mi porta a creare melodie, frasi, testi e canzoni intere. Mi definisco un cantautore un po’ diverso, non sono uno di quelle persone che scrive col malumore, di notte mentre tutti dormono o perché ha avuto una giornata storta. Ci ho provato, ma non fa per me. Io sono quello che scrive quando sente un equilibrio interiore, un benessere mentale e fisico, quando fuori c’è il sole che mi riscalda oppure quando penso alla natura che accoglie la sua fauna. Questo è quello che ricerco e che spero di trasmettere a tutti i miei fans.

Hai visto gli Oscar? Quale il tuo parere su quanto accaduto?
“No. Ma ho letto sul web che Will Smith rischia una severa punizione. L’Academy non tollera la violenza in qualsiasi forma. La punizione per l’ex principe di Bel Air consisterebbe nella restituzione del premio. Il presentatore della cerimonia degli Oscar Chris Rock si è rifiutato di presentare una denuncia alla polizia nei confronti dell’attore Will Smith che lo ha schiaffeggiato durante la trasmissione in diretta degli Academy Awards ma i guai per il vincitore potrebbero non essere di natura penale. Perché, se la polizia di Los Angeles non indagherà sull’incidente, almeno per ora, un “dossier” potrebbe assere aperto dalla Academy stessa, su cui ora c’è tanta pressione per un provvedimento esemplare, in base al proprio codice etico”.

Tra Ferrari e Lamborhgini quale sceglieresti?
“La prima. Sogno di possederne una tutta mia”.

La tua attrice italiana preferita?
“Sono tante. Te ne nomino tre per ora: Cristiana Capotondi, Laura Chiatti, Serena Autieri… la lista, in verità, è più lunga”.

Se Signorini ti chiamasse per la prossima edizione del Grande Fratello Vip cosa gli diresti?
“Direi di Sì immediatamente”.

Un ultima domanda. Cosa bolle in pentola?
“Stiamo lavorando a qualcosa di molto bello, speriamo possa andare in porto”.

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