Israele nel mirino dell’Isis. In una settimana, tre attentati hanno ucciso 11 cittadini. Il 22 marzo è stata attaccata Beersheva; poi Hadera, il 27 marzo; Bnei Brak e Ramat Gan, vicino Tel Aviv, 5 morti.
Un diciottenne è stato arrestato nella città meridionale di Rahat dalla polizia israeliana con l’accusa di essere un miliziano dello Stato Islamico. La notizia è stata riportata dal Times of Israel, a sua volta ripresa dall’Adnkronos. Il Times of Istrael ha spiegato che nelle prossime ore l’uomo comparirà davanti al tribunale di Beersheba.
“La polizia israeliana e i servizi di sicurezza dello Shin Bet prendono in seria considerazione l’affiliazione di cittadini israeliani in attività terroristiche e continueremo a lavorare per la verità perseguendo chi minaccia i cittadini e le forze di sicurezza”, si legge in una nota della polizia.
Intanto, proprio Israele sembra essere nelle mire dello Stato Islamico. In una settimana tre attentati hanno ucciso 11 cittadini uccisi. Il 22 marzo è stata attaccata Beersheva, che ha contato 4 morti; Hadera il 27 marzo ha pagato 2 morti; Bnei Brak e Ramat Gan, vicino Tel Aviv, 5 morti.
A poche ore dall’attacco, l’Isis ha rivendicato l’attentato compiuto a Hadera, nel centro di Israele, in cui sono rimasti uccisi due agenti di polizia. La notizia è apparsa in un comunicato pubblicato sul sito di propaganda islamista Amaq. “Due membri delle forze di polizia ebraiche sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nell’attacco sferrato da un nostro commando”, afferma lo Stato Islamico. Uno degli autori dell’attentato, identificato, è un palestinese di 27 anni, Dia Hamarsha, originario del villaggio di Yabed, presso Jenin nel nord della Cisgiordania. Insieme ad Hamarsha c’era un altro attentatore che invece è stato arrestato, mentre la polizia è alla ricerca di un possibile terzo complice. La serie di attentati ha scosso il Paese e il Premier ha innalzato lo stato di allerta.