Al triplice fischio accade di tutto: la Nigeria è fuori dal Mondiale e i tifosi reagiscono male. Scoppia il caos nell’impianto di Abuja.
Un gol annullato ad Osimhen, un 1-1 in cui la rete su rigore dell’ex Udinese Troost-Ekong non basta, e la Nigeria dopo 16 anni è fuori dal Mondiale. Passa il Ghana, che nel doppio confronto ha sfruttato il gol in trasferta dopo lo 0-0 all’andata e strappa il pass per il Qatar.
L’eroe di giornata è Thomas Partey. Il centrocampista dell’Arsenal sblocca il match, e il pari non basta. Ad Osimhen viene annullato un gol alla mezzora del primo tempo e il pubblico si scalda, ma ciò che accade al triplice fischio ha dell’incredibile. L’impianto di Abuja è letteralmente preso d’assalto dai tifosi.
Esplode la rabbia, parte l’invasione, il terreno di gioco diventa un ring nel fuggi fuggi generale dei calciatori, presi di mira dai tifosi, e le immagini testimoniano la violenza e i danni non solo in campo ma in tutto lo stadio.
Panchine divelte, esplosioni sul terreno di gioco, caccia all’uomo per testimoniare la rabbia dopo un pareggio che esclude la nazionale dai mondiali. La Nigeria fallisce l’appuntamento nel ritorno con il Ghana e in un attimo migliaia di persone sfondano i cancelli e si riversano in campo.
I calciatori cercano riparo negli spogliatoio, di forze dell’ordine neanche l’ombra e anche gli arbitri, presi di mira dopo un gol giustamente annullato, fuggono per evitare il pericolo. Il campo si trasforma in uno scenario infernale. I cancelli vengono sradicati, le panchine buttate giù, anche le porte prese d’assalto.
Poi le esplosioni, la marea di gente che corre per dare la colpa a qualcuno e anche i calciatori del Ghana sono costretti a scappare per blindarsi in un luogo riparato. Se in Italia i tifosi l’hanno presa male ed hanno criticato i protagonisti della sconfitta con la Macedonia, in Nigeria la violenza testimonia un atteggiamento ingiustificato, soprattutto quando si parla di sport. Il video racconta infatti gli attimi di terrore e la paura anche di chi è rimasto sugli spalti ed ha provato ad abbandonare di corsa l’impianto, ormai preso di mira in ogni angolo.