La pirateria del libro è un fenomeno in preoccupante crescita. AIE e FIEG hanno organizzato un incontro per esporre i dati e trovare una risposta comune.
Stando alla seconda indagine condotta da Ipsos, “La pirateria nel mondo del libro. Crescita del fenomeno e strumenti di contrasto”, commissionata dall’AIE (Associazione Italiana Editori), la pirateria è attualmente un argomento estremamente importante, nonché un fenomeno da contrastare. I dati sono stati presentati a Roma nell’incontro tra gli editori, ovvero AIE e FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali), moderato da Luigi Contu, direttore dell’ANSA.
Lo studio mostra che, nella pandemia, la pirateria nel mondo del libro è cresciuta sostanzialmente. Parliamo di 322mila violazioni al giorno, ovvero il 5% in più rispetto al 2019. “Leggere, ascoltare o addirittura distribuire libri e audiolibri piratati significa contribuire a un fenomeno che toglie risorse economiche e posti di lavoro all’editoria, introiti fiscali allo Stato e che riduce le opportunità per i giovani creativi di poter vivere del loro lavoro grazie ai diritti d’autore“. Queste le parole di Ricardo Franco Levi, presidente di AIE, in merito al preoccupante fenomeno. Stando a Levi, bisogna dunque che ci sia “un enorme sforzo di responsabilizzazione nei confronti di tutti i cittadini: da un lato rafforzare le campagne di sensibilizzazione a contrasto della pirateria, dall’altro trovare il modo di informare tempestivamente chi scarica illegalmente contenuti culturali che tale condotta è perseguibile e sanzionabile”.
Considerando i numeri presentati nell’incontro, il 35% degli italiani sopra i 15 anni piratano libri, audiolibri ed e-book. E la cosa più grave è che molti di questi considerano poco probabile essere punito. Parliamo del 68% degli italiani, dato in crescita rispetto al 66% del 2019. Queste le parole di Andrea Riffeser Monti, presidente della FIEG, in merito a tale dato. “Serve un cambiamento di cultura attraverso una campagna di sensibilizzazione imponente che coinvolga anche edicole e librerie oltre i media e le istituzioni”.
Il generale di brigata nonché comandante del nucleo speciale beni e servizi della Guardia di Finanza, Renzo Nisi, ha dichiarato che la Guardia di Finanza “agisce su tutti i fronti, analogico e digitale”. Anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha parlato delle misure attuate e in programma per sostenere il mondo dell’editoria. “Sono state molte, a cominciare dalla decisione di mantenere aperte le librerie in zona rossa identificandole come luoghi strategici di aggregazione culturale. Si è cominciato poi a lavorare su una legge del libro che, così come avviene per il cinema, attui azioni efficaci nel sostengo dell’intera filiera editoriale. Il testo in discussione prevede, a questo proposito, l’introduzione di interventi in favore dell’editoria, capaci di innescare uno sviluppo virtuoso”.
Stando al sottosegretario all’editoria, Giuseppe Moles, bisogna “fare sistema coinvolgendo tutti gli stakeholders colpiti dal fenomeno” della lotta alla pirateria. “La battaglia contro l’utilizzo illecito online delle opere si può vincere solo con un approccio nuovo e integrato. Alla repressione vanno affiancate soluzioni innovative che promuovano l’offerta legale e un serio lavoro educativo da fare insieme, per rendere consapevoli le persone dei danni causati dalla pirateria e le ripercussioni di certi comportamenti”.