A parlare oggi è Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, che ha rilasciato dichiarazioni spontanee nel processo milanese sul caso.
Era il 2010 quando i festini nelle ville di Silvio Berlusconi accesero i riflettori sulla parte oscura della politica, fatta di divertimento, donne, soldi, conoscenze e molto altro. Uno scandalo senza precedenti che portò alle cronache Ruby Rubacuori, tanto da dare il nome al processo che ancora oggi prosegue tra rivelazioni, testimonianze e morti sospette, come quelle di Imane Fadil.
In realtà, Ruby si chiama Karima el-Mahroug, nata in Marocco e con passato difficile, fino all’incontro con Emilio Fede che la porterà a Lele Mora e poi alle feste private ad Arcore quando aveva 17 anni. A parlare oggi è Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, che ha rilasciato dichiarazioni spontanee nel processo milanese sul caso. “Per prima cosa voglio negare in modo più assoluto i fatti contestati, io non ho mai ricevuto soldi né dal dottor Berlusconi né da Karima, nella mia relazione di tre anni con Karima ho provveduto io a mantenerla, anche se lei ha avuto buone entrate dalla sua attività”, si è difeso Risso. Risso è accusato di aver riciclato parte dei soldi che l’ex premier avrebbe fatto avere a Karima come presunta corruzione in atti giudiziari. Una cifra che si aggirerebbe tra i 5 e i 7 milioni di euro per la giovane.
Parte di quel denaro sarebbe servito per l’acquisto di un ristorante con pastificio e due edifici con mini-alloggi per operatori del settore turistico a Playa del Carmen, in Messico, dove attualmente vive e lavora Risso. “Tutte le disponibilità economiche che avevo le ho guadagnate nella mia attività coi locali sulla riviera ligure, siamo stati il top della riviera per 7 anni almeno”, sostiene Risso. Il trasferimento in Messico, avvenuto nel 2013, sarebbe avvenuto coi soldi dell’attività svolta a Genova e nella riviera ligure. “Ho deciso di trasferirmi nell’ottobre 2013 perché c’era stato tutto il clamore dovuto a questo caso e io ho sempre lavorato sulla mia immagine e quindi tutto ciò che era successo non mi permetteva più di seguire le mie attività”, ha detto l’ex fidanzato della ragazza, che a giugno 2013 sarebbe stata con lui.
Infatti, inizialmente, il progetto era familiare. “Subito dopo abbiamo formato una società io, Karima, una ragazza messicana che ci serviva per le licenze e uno chef italiano e in ottobre io mi sono trasferito da solo in Messico e la nostra relazione era già abbastanza compromessa. Sono sempre stato un visionario io e ho capito che poteva avere un buon impatto, con Ruby era finita, non era più quello che volevo ed è diventato solo un mio progetto”.
Parlando della fine della relazione con la giovane, avvenuta quasi 10 anni fa, Risso ha aggiunto: “Quando sono tornato in Italia nel 2013 ho avuto una discussione con lei e nel marzo del 2014 è venuta lei a Playa per un tentativo di riappacificarci, ma non eravamo più compatibili, pensava che avessi un’altra relazione e ha iniziato a dare in escandescenza, a spaccare un vaso e altre cose e i vicini hanno chiamato la polizia e io ero esausto per queste scene”. Così lei ha chiesto una buonuscita da 160mila euro: 100mila euro per lei subito e 60mila euro per la bambina, “ossia 500 euro al mese per 10 anni”. Ma era un periodo complicato, dice Risso: “Ho venduto i quattro rolex che avevo. Ho chiesto a Ruby la cessione delle sue quote, era parte dell’accordo e a fine 2014 ho inaugurato il mio locale”.