Al tavolo turco delle trattative tra Ucraina e Russia sembrano essere arrivati i primi risultati, tanto che entrambe le parti parlano di passi in avanti. Persino i mercati sembrano crederci.Â
Lâincontro di Istanbul fa intravedere una pace piĂš vicina tra Ucraina e Russia. Ci si chiede però se si tratti o meno di un altro bluff. Se infatti a Kiev i militari russo sembrano aver smesso, almeno per la giornata di ieri, di attaccare, nelle altre cittĂ tra cui Kharkiv la situazione sembra sempre la stessa.
Le dichiarazioni del Segretario di Stato americano Anthony Blinken non sembrano infatti per nulla andare nella direzione di una possibile pacificazione. Dopo i primi spiragli di pace, Blinken dal Marocco, dove si trovava in visita, ha fatto sapere di non ritenere credibile la posizione di Mosca.
âSembra quasi che gli americani si divertano a buttare benzina sul fuocoâ, commenta oggi il direttore del quotidiano La VeritĂ Maurizio Belpietro sul suo editoriale. Lâuscita di alcuni giorni fa del presidente Usa Biden, che dopo avere citato impropriamente le parole di Giovanni Paolo II âAprite le porte a Cristoâ, per giustificare il desiderio di un âRegime changeâ a Mosca, sembrava infatti non fare altro che inasprire, pesantemente, le posizioni.Â
Persino la Chiesa, con il gesuita Antonio Spadaro o il teologo Pino Lorizio, hanno pesantemente condannato lâuso delle storiche parole del Papa polacco in chiave di strumentalizzazione bellica. Definita, senza mezze misure, inaccettabile. Insomma non può esserci la âguerra santaâ, non con il benestare della Chiesa cattolica se non altro.Â
Ma per Biden resta la guerra, e la volontĂ di âsbarazzarsiâ del presidente russo, impossibile da dire ad alta voce in una conferenza stampa, tanto che persino i suoi collaboratori hanno dovuto smentirlo. Per la semplice ragione che in questo modo si rischierebbe lâeffetto contrario, cioè la legittimazione dellâattacco di Putin come di un tentativo di difesa dallâingerenza americana in Russia.
La stessa che a molti è sembrata emergere dalle parole di Blinken, che davanti a un piccolo squarcio di luce che faceva presagire la possibilitĂ di un accordo non ha perso tempo per richiuderlo nuovamente. Persino i mercati finanziari sembravano crederci. Dopo le prima dichiarazioni ottimistiche, i listini dei prezzi dei metalli preziosi sono andati in caduta. Lâoro è arrivato ai minimi del mese.
Un andamento che solitamente anticipa la fine di ogni crisi. Lo stesso rialzo è infatti stato segnato anche dalle borse, e dai mercati dei futures di Chicago, in cui, spiega Belpietro, si trattano i cereali. Prezzi che con lo scoppio del conflitto sono subito saliti, e ora sembrano fare il percorso opposto. Non si sa gli Stati Uniti, ma lâEuropa dalla fine della guerra avrebbe tutto da guadagnarci. Come anche i civili e il popolo ucraino che sta vivendo un mese di vero terrore e strazio.