A Milano è allarme sicurezza: negli ultimi tre giorni sette donne violentate. E nel mirino del Centrodestra finiscono le ultime scelte della ministra Lamorgese.
Sette donne violentate in soli tre giorni. Numeri che hanno fatto scattare un vero e proprio allarme sicurezza a Milano, capoluogo lombardo che in questo marzo si è trasformato quasi in Gotham City.
Come riferito da Libero, questi episodi non sono stati affrontati dalla ministra Lamorgese durante l’audizione presso il Comitato Schengen. La titolare del Viminale, secondo quanto detto dalla leghista Laura Ravetto, si è soffermata sui numeri dei migranti (in aumento rispetto agli anni scorsi) e sul calo dei militari sulle strade italiane, ma non ha assolutamente fatto riferimento a quanto successo nel capoluogo lombardo.
Un intervento che non ha soddisfatto il partito di via Bellerio come confermato dalla stessa Ravetto: “E’ inaccettabile che la responsabile del Viminale si limiti a dire che temi come immigrazione e sicurezza sono comuni anche ad altri Paesi europei. Ci rifiutiamo ad adagiarci sulla logica del mal comune mezzo gaudio“. Un pensiero condiviso anche da Fratelli d’Italia.
La ministra Lamorgese nel mirino del Centrodestra
Gli ultimi episodi di violenza avvenuti a Milano hanno portato la ministra Lamorgese a finire ancora di più nel mirino del Centrodestra. In particolare, viene criticato la riduzione, confermata anche dalla stessa titolare del Viminale, della presenza dei militari sulle strade italiane.
Una decisione che aumenta il rischio di violenze e, soprattutto, diminuisce la possibilità di contrastare il fenomeno delle baby gang. La ministra ha garantito che saranno assunti maggiori poliziotti, ma questo potrebbe sicuramente non bastare.
E quindi dal Centrodestra, in particolare da Fratelli d’Italia e dalla Lega, viene chiesto al premier Draghi di “intervenire per fermare il flop firmato dalla ministra Lamorgese“. Vedremo se nei prossimi giorni il presidente del Consiglio accoglierà le richieste arrivare dai due partiti e proverà ad aumentare la presenza dei militari. Oppure deciderà di sulla strada intrapresa in questi ultimi mesi che, come abbiamo visto, non ha portato a risolvere il problema della sicurezza.