Vietando l’ingresso alle donne, nella decisiva sfida contro il Libano, l’Iran è stato oggetto di valutazione della Fifa. Ecco la scelta
La Federazione iraniana resta al centro delle polemiche, dopo il divieto di ingresso allo stadio delle donne in occasione della sfida contro il Libano. Una decisione che ha scatenato reazioni negative ed un indagine della Fifa. La federazione calcistica iraniana teme di essere bandita dalla Coppa del mondo in Qatar, manifestazione per la quale ha ottenuto il lasciapassare dopo essersi imposta nella sfida decisiva contro la Nazionale libanese.
Sul futuro dell’Iran si è discusso lungamente. In caso di squalifica si sarebbe liberato un posto utile per i prossimi Mondiali in Qatar e anche l’Italia sarebbe rientrata in gioco. Leggendo il Regolamento “se una qualsiasi associazione si ritira o viene esclusa dalla competizione, la FIFA deciderà sulla questione a sua esclusiva discrezione e intraprenderà qualsiasi azione si ritenga necessario”. La Fifa quindi avrebbe dovuto scegliere la squadra chiamata a disputare il Mondiale al posto dell’Iran. Tra le candidate c’era naturalmente anche l’Italia: per blasone, ranking e forte della vittoria dell’ultimo Campionato Europeo.
Ma oggi arriva una doccia fredda alle speranze azzurre. Evelina Christillin, membro europeo della Fifa, è intervenuta nel corso del programma Un Giorno da Pecore, in onda su Radio Uno, smorzando gli entusiasmi di chi sognava un ripescaggio azzurro. “Ieri qui in Qatar abbiamo avuto il consiglio della Fifa e oggi abbiamo fatto il Congresso, con tutte le delegazioni collegate compresa quella iraniana: né ieri né oggi si è parlato di una loro esclusione dal mondiale, non si è fatto nessun riferimento a quanto avvenuto in Iran e comunque se pure fossero stati esclusi al loro posto sarebbe entrata una squadra asiatica”, ha confermato Evelina . “Insomma, togliamoci dalla mente che l’Italia possa andare al Mondiale – dice ancora Christillin -, è impossibile che la nostra nazionale venga ripescata, è solo un ‘wishful thinking'”.