Dopo i risultati dello studio della Fondazione Hume nelle Marche, il leader di FdI scrive al capo dell’Esecutivo sulla ventilazione meccanica controllata
“Gentile Presidente Draghi, il 9 febbraio 2021, in occasione del nostro incontro per le consultazioni da Presidente del Consiglio incaricato, Fratelli d’Italia le ha presentato per la prima volta alcune proposte sulle grandi priorità della Nazione. Tra queste un pacchetto di misure che ritenevamo fondamentali per combattere il Covid”. Questo l’incipit della lunga lettera che il leader di FdI Giorgia Meloni ha inviato oggi al capo del Governo, Mario Draghi, sul tema della ventilazione meccanica controllata per combattere il Covid.
Il modello Marche e i risultati raggiunti
Il presidente di FdI ha poi citato i dati dello studio condotto dalla Fondazione Hume presieduta dal professor Luca Ricolfi sulla sperimentazione avviata nella Regione Marche, nei quali “i risultati sono estremamente significativi: la Vmc, se adeguatamente dimensionata, ha la capacità di abbattere il rischio di infezione da Sars-Cov-2 fino all’82,5%. Dati che confermano quanto la strada indicata da Fratelli d’Italia fin dall’inizio fosse giusta e quanto avessimo ragione”. Meloni ha ricordato come in sede di manovra 2022 fosse stato inserito un emendamento di FdI per consentire alle scuole la possibilità di utilizzare le risorse contro il Covid-19 anche per l’installazione di impianti per la Vmc. “Una norma fondamentale”, la sottolineatura del presidente di FdI, che “purtroppo non è stata sfruttata come si sarebbe dovuto fare e che ora sta incontrando nuovi ostacoli”.
Gli ostacoli all’introduzione della Vmc
La normativa, ha sottolineato Meloni nella missiva a Draghi, prevedeva che entro il 21 marzo dovesse essere adottato il Dpcm contenente le linee guida sulle specifiche tecniche per i dispositivi mobili di purificazione e gli impianti fissi di ventilazione. “Non so per quale ragione non si sia inteso prendere seriamente in considerazione questa soluzione, nonostante Fratelli d’Italia, pur dall’opposizione, abbia fornito al Governo tutti gli strumenti utili a farlo”, ha ribadito Meloni, ricordando che sia l’Oms sia lo Spallanzani e altre realtà scientifiche avevano lanciato appelli all’Esecutivo in questa direzione.
L’alternativa alla Dad e alle chiusure
“Se il suo governo – e ancor prima quello precedente – avessero scelto questa strada invece che quella di sprecare milioni di euro in inutili banchi a rotelle, molto probabilmente avremmo potuto evitare ai nostri figli di vivere l’incubo della didattica a distanza“, ha incalzato il leader di FdI. “Se si fosse investito in un piano strutturale per sperimentare la Vmc anche nei luoghi di lavoro pubblici e privati o in alcuni luoghi della socialità, dalle palestre ai cinema, avremmo molto probabilmente impedito la paralisi di interi settori produttivi e diminuito l’impatto della pandemia sul nostro tessuto economico e sociale”, ha poi aggiunto.
Il “modello Italia” sulla ventilazione meccanica controllata
“Tanto tempo è stato perso”, è l’appello di Meloni al Governo, “ma non è mai troppo tardi per recuperare e per prepararci ad affrontare con più serenità la più che plausibile risalita del contagio da Covid nel prossimo autunno, in coincidenza con la stagione fredda. Abbiamo dunque un’occasione da cogliere: essere pionieri e fare dell’Italia, stavolta per davvero, un modello“.