Petrolio, il presidente Biden fa ricorso alle “riserve”: svelato il suo piano

Il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha svelato il suo piano per quanto riguarda il petrolio: il numero uno della nazione ha deciso di ricorrere alle riserve. Svelato il suo piano

Joe Biden prepara il suo piano per quanto riguarda il petrolio (Ansa Foto)

Dopo essere stati in Europa al G7 per il vertice della Nato per cercare di risolvere la situazione che si sta verificando in Ucraina, il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden è ritornato nel suo paese. Continuano i contatti telefonici con i leader mondiali per cercare di fermare il conflitto nel paese orientale. Il numero uno americano sta pensando ad un piano per risolvere il problema del petrolio.

A riportarlo è il sito ‘Bloomberg‘. Quest’ultimo, infatti, cita fonti informate che sono molto vicine alla Casa Bianca. A quanto pare l’amministrazione Biden sta valutando seriamente la possibilità di sbloccare circa un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve energetiche degli Usa. Il petrolio sarebbe sbloccato, nel corso di diversi mesi, nel tentativo di cercare di abbassare i prezzi della benzina che sono aumentati in una maniera incredibile dopo l’inizio della guerra tra l’Ucraina e la Russia. Basti pensare che in Italia si è arrivati addirittura a 3 euro al litro con tanto di polemiche e lamentele da parte dei cittadini.

USA, Biden pensa alle riserve energetiche: si parla di 180 milioni di barili

Joe Biden prepara il piano per le riserve energetiche del petrolio
Joe Biden prepara il suo piano per quanto riguarda il petrolio (Ansa Foto)

Tornando alla questione Biden, però, secondo sempre quanto riportano le fonti vicino alla Casa Bianca pare che  la quantità totale liberata dalle riserve strategiche potrebbe ammontare a 180 milioni di barili. Alle 13:30 (ore italiane) il presidente americano paerlerà ai suoi cittadini sulle misure per ridurre l’impatto della guerra di Putin sui prezzi dell’energia.

A quanto pare lo stesso petrolio ha subito una brusca correzione dopo le ultime indiscrezioni che parlavano del rilascio delle riserve energetiche. Il tutto per cercare di compensare i problemi di fornitura sui mercati dopo l’inizio del conflitto. Basti pensare che il West Texas Intermediate ha ceduto nelle contrattazioni asiatiche ben il 5,21%, pari a 102,20 dollari al barile. Il Brent, invece,  il 4,23%, a 108,65 dollari.

 

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