Ucraina, poco prima del suo ingresso al Senato il numero uno della Lega, Matteo Salvini, si è fermato a parlare con i giornalisti. Si è parlato della guerra in Ucraina ed anche della telefonata di ieri tra il presidente russo Putin ed il premier Draghi
Dopo aver incontrato, negli ultimi giorni, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nella sua villa ad Arcore, il leader della Lega Matteo Salvini è ritornato al Senato. Poco prima del suo ingresso si è soffermato a parlare con alcuni giornalisti che lo stavano attendendo. Ovviamente l’argomento di discussione, da più di un mese a questa parte, non può che essere del conflitto in Ucraina.
Non solo della guerra nel paese orientale, il numero uno del ‘Carroccio’ si è soffermato su una questione molto particolare. Nella giornata di ieri, infatti, c’è stata la telefonata tra il premier Mario Draghi ed il presidente della Russia, Vladimir Putin.
Quella di Salvini, però, sembrava più una frecciatina nei confronti dell’ex banchiere. Queste sono state alcune delle sue parole che ha rilasciato ai giornalisti: “La telefonata di Draghi con Putin? Speriamo che possa servire a qualcosa, anche se si tratta comunque di un dovere“.
Non si è fermato qui visto che ha voluto aggiungere anche questo: “Però non riesco a capire una cosa: se io parlo con l’ambasciatore russo automaticamente sono un soggetto pericoloso. Se giustamente il nostro presidente del Consiglio parla con Draghi per chiedere la pace allora sta facendo il suo dovere“.
Alla fine gli è stato chiesto anche se si fosse aperto un canale diretto con lo stesso Cremlino. In merito a questa domanda Salvini ci ha tenuto a ribadire: “Spero in questa soluzione. Io i miei contatti li ho perché sono uno che lavora per la pace“