Cresciuto nei centri sociali torinesi, l’uomo gestiva siti internet in cui creava tutorial su come fabbricare ordigni esplosivi
Anarchico, solitario, all’apparenza schivo con tutti, ma con un obiettivo fisso in testa: uccidere. E’ stato arrestato a Torino Federico Buono, 47 anni a luglio, uno dei personaggi più conosciuti negli ambienti dell’antagonismo piemontese. Da anni gestiva la comunicazione web del gruppo di eco terroristi sudamericani Its – Individualistas Tendiendo a lo Salvaje. Un gruppo che negli anni ha saputo mettere a segno ben 115 attentati dinamitardi in tutto il mondo, uccidendo 7 persone e ferendone altre 12.
L’operazione che ha portato al suo arresto, è stata definita Misantropo. Nome che si abbina perfettamente al suo status. Buono veniva giudicato (almeno all’apparenza) una sorta di nerd. Uno che amava salire sui messi pubblici solo se erano vuoti. Aveva pochi amici, parlava al telefono solo con la madre, ma nella sua mansarda (che è stata perquisita a lungo) è stato trovato un arsenale elettronico di primo livello. Per gli inquirenti, che l’hanno arrestato con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo, è la cassa di risonanza, in Italia, delle Its, gruppi dell’anarchia più radicale nati in Messico che in una decina d’anni hanno messo a segno una lunga serie di attentati. “Se ci etichettano come terroristi hanno ragione – recita il loro primo comunicato nel 2011 – Bisogna mutilare e uccidere scienziati, ricercatori, professori e altre canaglie”. In sintesi: salvare il pianeta, ammazzando gli essere umani.
Gli uomini della Digos di Milano erano sulle sue tracce dal 2018.L’inchiesta, supportata dal Servizio per il contrasto del terrorismo interno della polizia, ha avuto anche il contributo informativo di intelligence da parte dell’Aise ed è stata coordinata in una prima fase dal capo del pool antiterrismo della Procura di Milano, Alberto Nobili, e dal pm Leonardo Lesti e poi dal procuratore aggiunto di Torino Emilio Gatti e dai pm Paolo Scafi ed Enzo Bucarelli.Buono, che percepiva il reddito di cittadinanza, era finito nei guai una decina di anni fa perché era stato trovato con uno zaino pieno di ordigni incendiari a Milano. Gli investigatori sospettavano che stesse progettando con un complice un attentato incendiario nella zona di Lambrate.
L’anarchico aveva creato il sito web www.maldicionecoextremista.altervista.org (la maledizione dell’eco estremista) e altri due portali analoghi. Lui e altri 4 complici, che vivevano tra Brasile, Argentina, Cile e Messico, amministravano il sito tramite una ‘virtual machine’, un computer virtuale che operava nel dark web e garantiva l’anonimato. Nel sito venivano mostrati video tutorial che spiegavano come fabbricare bombe e come fare donazioni in criptovalute tra i simpatizzanti.