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Cronaca

Fine dello stato di emergenza: cosa cambia?

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Raffaele Sposito

L’Italia non si trova più nello stato di emergenza, decretato due anni fa per fronteggiare la pandemia. Quali sono le differenze rispetto a prima?

ANSA/TELENEWS

Lo stato di emergenza sancito per combattere la pandemia è finalmente finito. Il Governo ha ritenuto che la situazione pandemica attuale sia gestibile anche senza rinnovare lo stato di emergenza in vigore fino a ieri. Quali sono, dunque, le novità in arrivo?

Fine dello stato di emergenza: le novità sul lavoro

Dal punto di vista lavorativo, cambiano parecchie cose. Da oggi, sarà possibile per tutti i lavoratori accedere al proprio posto di lavoro con il Green Pass base. Dal primo maggio, il Green Pass non sarà nemmeno più obbligatorio. Da oggi, invece, cambia anche la normativa sulle mascherine: saranno sufficienti quelle chirurgiche, nei luoghi di lavoro. Quindi, le FFP2 non sono più necessarie. Tale misura vale anche per i lavoratori che svolgono servizi familiari e domestici.

Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale per i lavoratori nel settore sanitario, tale normativa rimane fino al 31 dicembre di quest’anno. Invece, le normative sul Green pass cambiano: da oggi, cade l’obbligo del Green Pass per i ristoranti all’aperto e per i mezzi di trasporto pubblico regionale o locale.

Le mascherine: cosa cambia?

Anche per quanto riguarda le mascherine ci sono dei cambi di normativa, previsti però per il mese prossimo. L’obbligo di mascherina FFP2 per i mezzi di trasporto – aerei, autobus, treni, NCC, impianti di risalita – rimane in vigore fino alla fine del mese di aprile. Ma non solo: l’obbligo riguarda anche gli spettacoli, al chiuso o all’aperto, che riguardano il teatro, i concerti, i cinema, l’intrattenimento e simili, oltre ad eventi e competizioni sportive.

ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Le nuove procedure di quarantena e isolamento

Dal primo aprile, per quanto riguarda quarantena e isolamento, cambieranno un po’ di cose. Da oggi, dovrà rispettare l’isolamento solamente chi ha contratto il virus. Chi ha avuto un contatto stretto con un positivo dovrà invece applicare il regime di autosorveglianza. Parliamo dei seguenti accorgimenti: indossare una mascherina FFP2 per 10 giorni dall’ultimo contatto, fare un test appena compaiono i sintomi e, se si hanno ancora sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

Fine dello stato di emergenza: le novità per la scuola

Per quanto riguarda la scuola, vi sono varie normative che cambiano, a partire da oggi. Se vi sono almeno quattro casi tra gli alunni nello stesso gruppo classe, le attività proseguono in presenza. Docenti, educatori e bambini oltre i sei anni devono utilizzare le mascherine FFP2 per dieci giorni successivi all’ultimo contatto avuto con un soggetto positivo. Dunque, se compaiono sintomi e se si è ancora sintomatici al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, bisogna effettuare un test antigenico rapido o molecolare, oppure un test antigenico autosomministrato. In quest’ultimo caso, l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

Inoltre, gli alunni delle scuole primarie, delle scuole secondarie di primo grado, delle scuole secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione professionale, che si trovano in isolamento per infezione da Covid, possono continuare a seguire l’attività scolastica tramite la modalità di didattica digitale integrata. Tale modalità va accompagnata da una specifica certificazione medica, la quale attesti le condizioni di salute dell’alunno. La riammissione in classe dell’alunno è subordinata alla dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare che abbia avuto esito negativo.

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Raffaele Sposito