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Fine stato emergenza: la brutta notizia per le tasche degli italiani

Published by
Paolo Colantoni

Con la fine dello stato d’emergenza, terminano anche tante agevolazioni. E c’è subito chi ne approfitta

Con la fine dello stato d’emergenza terminano molte limitazioni (tra cui l’utilizzo del Super Green Pass), ma cadono anche tutta una serie di facilitazioni, studiate nel momento di massimo sviluppo della pandemia. Una di queste, realizzata per agevolare la popolazione nell’acquisto di test anti covid e mascherine, è venuta incredibilmente a cadere. Come primo risultato alla fine dello stato d’emergenza, arriva infatti l’eliminazione del costo ridotto delle mascherine e dei test.

Una circolare di Federfarma inviata ai titolari di farmacia chiarisce che “in considerazione della cessazione dal 1° aprile 2022 dello stato di emergenza e delle funzioni del Commissario Straordinario all’emergenza Covid-19, deve ritenersi che l’Ordinanza 11/2020 pubblicata sulla G.U. 108/2002 emanata dal Commissario Arcuri circa l’imposizione del prezzo calmierato a Euro 0,50 al netto dell’IVA delle mascherine chirurgiche, NON sia più applicabile a decorrere dal 1° aprile 2022″ e ricorda che sempre da oggi “non sono più vendibili le mascherine chirurgiche la cui etichettatura non è in lingua italiana ma in altra lingua utilizzata nell’Unione Europea” e che “le mascherine chirurgiche con etichettatura in italiano ma autorizzate in deroga alle vigenti disposizioni dall’Istituto Superiore di Sanità, sono vendibili fino al 31 maggio 2022”.

Una doccia fredda per tutte le persone che si trovano ancora costrette a fare dei test fai da te o ad acquistare i dispositivi di protezione personale. Nella circolare è evidenziato che  “Il prezzo calmierato dei dispositivi di protezione FFP2 è stato stabilito in  0,75 euro Iva compresa per ciascun dispositivo nel Protocollo d’Intesa del 3 gennaio 2022 la cui validità è esplicitamente prevista fino al 31 marzo 2022. Pertanto, dal 1° aprile il prezzo al pubblico di tali dispositivi è libero anche per quelle farmacie che hanno volontariamente aderito al Protocollo. Anche per questa tipologia di dispositivi, si ricorda che sono vendibili fino al 31 marzo 2022 le FFP2 e FFP3 la cui etichettatura non è in lingua italiana ma in altra lingua utilizzata nell’Unione Europea”.

Sul fronte tamponi, da oggitermina l’efficacia del Protocollo d’Intesa che rendeva obbligatori i prezzi calmierati e stabiliva modalità di esecuzione dei tamponi. Rimane ferma, comunque, la possibilità per le farmacie di continuare ad effettuare i tamponi antigenici rapidi e i test sierologici, anche eventualmente decidendo di mantenere tariffe agevolate”. Cessa però “la possibilità per i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni di effettuare tamponi in farmacia al prezzo agevolato di Euro 8,00. Le differenze di prezzo non verranno pertanto più rimborsate”, inoltre i pazienti con esenzione da vaccinazione non potranno più effettuare test gratuiti: “Anche questi importi non saranno più rimborsati”.

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Paolo Colantoni