Jim Carrey e la dura critica all’enigmista di The Batman

Jim Carrey ne ha per chiunque in questi giorni e, dopo aver detto la sua sulla questione Will Smith, ha parlato della nuova versione dell’Enigmista, portata su schermo da Paul Dano.

Jim Carrey nei panni dell’enigmista nel 1995

L’attore canadese ha interpretato l’Enigmista nello sfortunato Batman Forever (1995), riuscendo a mettere su schermo uno dei pochissimi elementi indimenticabili, di un film francamente insufficiente: “Non ho visto il film, ma so che è una versione dell’Enigmista molto oscura. Ho emozioni contrastanti a riguardo. A ciascuno il suo, come si dice. Amo Paul come attore, è un artista straordinario. Ma per me c’è un punto critico, quando inizi a coprire il volto delle persone col nastro adesivo e soprattutto quando incoraggi gli altri ad imitare le tue azioni. Alcuni malati là fuori potrebbero prenderti in parola e adottare i tuoi metodi. Ho sempre scelto i miei ruoli in base alla mia coscienza. Robotnik è un cattivo ma usa le bombe dei cartoni animati e nessuno si fa male. Non voglio assolutamente criticare The Batman, in alcun modo, ma semplicemente non è il mio genere di film. Sono certo che sia molto ben fatto”. Dopo aver espresso un legittimo giudizio sulla scrittura del personaggio, ecco una velata accusa a The Batman: mettendo l’accento sul fatto che “Alcuni malati là fuori potrebbero prenderti in parola e adottare i tuoi metodi”, Carrey condanna goffamente tanto The Batman, quanto altri innumerevoli film che mostrano soggetti disturbati e pericolosi.

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L’evidente errore della critica, sta nel fallace assunto che si debba evitare di rappresentare un dato problema sociale, soltanto per il supposto rischio di alimentarne la portata. Se i più grandi autori della storia, avessero impostato la propria sensibilità artistica su tali premesse, non avremmo goduto di un numero indefinito di straordinarie opere.

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