E’ in costante aumento la percentuale di persone colpite da Long Covid. Come si manifesta? Quali sono i sintomi e chi colpisce?
La percentuale di persone colpite dal Long Covid è in costante aumento. Pazienti che faticano a negativizzarsi o che dopo essere tornati negativi faticano ad abbandonare i sintomi. Un problema in costante aumento e che nei casi più gravi rischia di durare per mesi. Ma quali sono i sintomi più comuni del long Covid?
Nella stragrande maggioranza dei casi le persone affette da long covid hanno subito difficoltà a concentrarsi, una specie di nebbia mentale che confonde le idee, ma anche dolori al petto, palpitazioni, stanchezza, difficoltà respiratorie e stress. Graziano Onder, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, dismetaboliche e dell’invecchiamento dell’Istituto superiore della sanità e volto noto della tv, spiega: “Stanchezza, a volte anche mentale, ovvero problemi di memoria e difficoltà a concentrarsi, perdita di olfatto e gusto, ma anche cefalea e stress insieme a difficoltà cardio – respiratorie e molto altro sono alcuni dei sintomi persistenti associati al Covid-19, anche a guarigione avvenuta, che fanno parlare di LongCovid. Non è ancora chiaro se tutto ciò sia conseguenza di un danno causato ‘a monte’ dal virus contro questo o quell’organo, o dalla risposta immunitaria innescata sempre dal virus ma poi “deviata” contro organi e tessuti”.
Le varianti del Virus hanno portato alla nascita di Long Covid diversi: i postumi di chi ha superato la variante Delta sembrano essere diversi da quelli che hanno superato l’infezione da Omicron. A essere più colpite da sindromi post infezione sono le donne, quasi il doppio degli uomini, mentre, a sorpresa, le persone con diabete di tipo 2, fra le più duramente colpite dal virus, sembrano meno a rischio di lunghe sequele. I sintomi più comuni restano mancanza di respiro (37%) e affaticamento cronico (36%) seguiti da problemi di sonno (16%), problemi visivi (13%) e nebbia cerebrale (13%).