Il voto sul decreto Ucraina ha ufficialmente diviso il Senato e soprattutto dato vita al cosiddetto partito anti-Nato. Andiamo a vedere da chi è composto.
Per la prima volta in Italia prende vita un partito anti-Nato. Secondo quanto riferito da Il Giornali, sono 35 le persone che in Aula al Senato non hanno votato a favore del decreto Ucraina.
E se si escludono i senatori di Fratelli d’Italia, che hanno preferito non dare il proprio sì al provvedimento nonostante non siano contrari al provvedimento, sono 17 i parlamentari che hanno deciso di mantenere una posizione contraria al provvedimento in favore dell’Ucraina. E tra loro, come scritto dal quotidiano italiano, ci sono principalmente senatori ex pentastellati.
Una linea contro il decreto Ucraina formata principalmente da Mattia Crucioli e Bianca Laura Granato, due che già in passato avevano assunto posizioni molto dure sia nei confronti di Biden che lo stesso Di Maio. Ma il no è arrivato anche da Elio Lannutti, Vito Petrocelli, Mario Giarrusso e soprattutto Gianluigi Paragone, che già nei giorni scorsi aveva annunciato la propria contrarietà a questo decreto.
Fanno discutere gli assenti ingiustificati
L’altro dibattito che si è aperto dopo il voto in Senato sul dl Ucraina riguarda anche gli assenti ingiustificati. Tra loro spiccano i leghisti Agussori, Siri, Bagnai, Mollame e Sudano, ma soprattutto alcuni grillini di peso come il presidente della Commissione Bilancio Daniele Pesco, quello della Commissione Esteri Gianluca Ferrara e Alberto Airola.
Non si hanno al momento certezze sul motivo di questa assenza e non si esclude l’ipotesi di una contrarietà al provvedimento e, di conseguenza, la decisione di non presentarsi in Aula. Vedremo se nei prossimi giorni da loro ci sarà un passo indietro oppure entreranno a far parte ufficialmente di questo partito contro la Nato e soprattutto contro Zelensky.
Una posizione sicuramente molto dura e destinata a creare diverse discussioni nel nostro Paese anche considerando le diverse dichiarazioni che gli stessi leader dei partiti hanno fatto nei giorni scorsi in sostegno del presidente ucraino.