Orsini passa al contrattacco: duro attacco ad alcuni giornali e a Draghi

Alessandro Orsini passa al contrattacco e lo fa a margine di un evento a Testaccio. Ecco le parole del direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS.

Alessandro Orsini passa al contrattacco. Dopo diverse settimane che lo hanno visto finire nel mirino della stampa (e non solo), il direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS ha deciso di replicare e lo ha fatto durante un evento a Roma.

Alessandro Orsini
Alessandro Orsini passa al contrattacco: le sue parole © Ansa

I miei calunniatori mi danno della vittima, ma io sono un guerriero e non ho paura dei poteri forti – ha detto Orsini citato da Dire  io non ho paura di Draghi, dei suoi ministri, dei parlamentari e di tutte le università che mi attaccano. Sono un guerriero della cultura e continuerò a parlare tutti i giorni“.

L’obiettivo è quello di fare in modo che la comunità politica discuta di qualsiasi tema liberamente – ha aggiunto – senza violenze e minacce, che non si faccia corrompere da offerte economiche. Le emozioni e i senti sono un buon colante, ma se vogliamo raggiungere il traguardo prefissato non bisogna lasciarci sopraffare e mettere in campo una strategia per arrivare all’obiettivo“.

Orsini al contrattacco: “Pensate che abbia paura dei poteri forti?”

Orsini
Il duro attacco di Orsini a Fontana e Molinari © Ansa

Orsini in questo intervento ha duramente attaccato anche i giornali: “Pensate che abbia paura di Maurizio Molinari? Dei poteri forti? Molinari mette in bocca parole che non ho mai detto. Io semplicemente rido di lui, lo trovo grottesco. Se perdo il lavoro torno a fare il cameriere o altro. So fare tutto. Pensate che abbia paura di un Fontana che distorce tutto quello che dico? Certo che no. Repubblica e Corriere mi hanno chiesto un intervista, io lo trovo grottesco”.

Chiedo forse ai miei calunniatori cos’altro devo fare per farvi capire che non ho paura di nessuno? – ha concluso Orsini – devo forse insultare Draghi o i suoi ministri? Non è sicuramente questo il senso profondo della vita di uno studioso. Io vivo per la famiglia, ho una vita semplicissima. Non capisco cosa mi vogliono togliere. Provo davvero tristezza per questi poverini“.

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