La Regione Lazio chiude le polemiche sulla nomina di Francesco Vaia come dg dell’ospedale Spallanzani di Roma.
La conferma di Francesco Vaia come dg dell’ospedale Spallanzani di Roma ha provocato diverse polemiche. Dopo una lunga esperienza come reggente, il medico è diventato direttore generale del nosocomio romano, ma questa scelta ha aperto un vero e proprio dibattito dopo le diverse notizie pubblicate dalla stampa.
Per esempio, come riferito da La Repubblica, la nomina di Vaia è arrivata nonostante la presenza di quattro ostacoli come l’età, i termini per la deroga di questo requisito, una condanna penale e una contabile. Tutti impedimenti non considerati insormontabili dalla commissione regionale della Sanità che ha dato il via libera alla nomina di Francesco Vaia da direttore generale dello Spallanzani.
Al momento su questa vicenda è intervenuta solamente la Regione Lazio con una breve nota per difendere la regolarità del procedimento. Nessuna dichiarazione da parte del diretto interessato, ma non si esclude nei prossimi giorni un suo intervento per difendere naturalmente la nomina da direttore generale dello Spallanzani.
La nota della Regione Lazio sulla nomina di Francesco Vaia come dg dello Spallanzani
Come detto, la Regione Lazio ha deciso di difendere il procedimento che ha portato alla nomina del medico napoletano a guida dello Spallanzani. “Tutto regolare nella nomina di Francesco Vaia al vertice dell’Inmi Spallanzani di Roma“, si legge in una breve nota riportata dall’Adnkronos.
“Ogni proposta di decreto di nomina degli enti del Servizio sanitario regionale – si precisa ancora in questo comunicato – supera tre livelli distinti di controllo amministrativo prima di giungere in commissione. Questo vale per tutti i decreti di nomina ed è valso anche per l’Istituto Spallanzani. Solo dopo queste verifiche vi è il nulla osta, come è avvenuto anche nel caso specifico“.
Una nota che sembra chiudere definitivamente la polemica e soprattutto conferma la regolarità della nomina di Vaia a direttore generale del nosocomio romano che in questi due anni è stato sempre in prima linea contro la pandemia.