Polemiche per la manifestazione ‘Canapa Mundi’ a Roma. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha duramente attaccato il sindaco Gualtieri.
Non si placano le polemiche per la manifestazione Canapa Mundi, autorizzata nelle scorse settimane dal Comune di Roma. L’ultimo, in ordine di tempo, a criticare la scelta fatta dal sindaco Gualtieri è stato il senatore Maurizio Gasparri con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.
“Anziché sensibilizzare i giovani sui rischi della droga – si legge sul post del senatore di Forza Italia e commissario romano dello stesso partito – il Comune di Roma ospita la manifestazione Canapa Mundi che altro non è che una fiera della canapa mascherata in cui ci saranno seminari che incentivano all’uso della cannabis“.
“Ci sarà addirittura un workshop che spiega come coltivarla – si precisa ancora sul post di Gasparri – non si possono tollerare iniziative simili“.
Il post di Maurizio Gasparri è arrivato al termine di un weekend che ha visto protagonista nella Capitale la manifestazione Canapa Mundi, una fiera internazionale che ha visto protagonisti più di 200 brand. E l’abolizione di presentare il Green Pass ha portato molte persone a decidere, anche solo per curiosità, di prendere parte a questo evento.
“Abbiamo riscontrato un alto tasso di fiducia e di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che delle aziende esportatrici – aveva detto uno degli organizzatori alla vigilia di questa manifestazione riportato dall’Adnkronos – la voglia di tornare a fare business in sicurezza è molta e noi ci siamo organizzati per offrire un’esperienza unica e fruttuosa”.
Un evento, ormai arrivato alla settima edizione, organizzato alla Fiera di Roma e che, come detto, ha attirato migliaia di persone e soprattutto ha segnato la ripartenza di queste manifestazioni, penalizzate sicuramente negli ultimi due anni dalla pandemia.
Vedremo ora nei prossimi mesi se la Capitale ospiterà ancora una volta Canapa Mundi oppure le diverse polemiche degli ultimi giorni porteranno il sindaco Gualtieri a fare un passo indietro e non autorizzare questa manifestazione.