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Sport

Ciclismo, Stagi: “Un gruppo di malati non pedala più, che c’è dietro?”

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Daniele Magliocchetti

Il giornalista ha spiegato nel suo editoriale su tuttobiciweb.it come il ciclismo italiano e non, sia in piena emergenza

Ancora guai nel ciclismo. Il giornalista Pier Augusto Stagi in un suo editoriale ha spiegato la tensione in mezzo al giro: “Non è un ‘sentiment’, non è nemmeno una suggestione. Quel che colpisce è che si contano decine e decine di corridori che si fermano, uno via l’altro. Il malumore in mezzo al gruppo è crescente, quanto la preoccupazione. Non so il perché, non ne ho le competenze, ma sono in tanti ad avermi manifestato i loro timori: dai corridori ai Team manager, per arrivare ai medici”. Pier Augusto Stagi si appella all‘UCI: “Non è un bel momento, c’è qualcosa che non va ed è il caso che il governo della bicicletta mondiale e tutte le componenti che rappresentano la grande famiglia del ciclismo si parlino, per arrivare ad un punto”.

La seconda tappa del Giro di Sicilia parte dal Parco (foto Ansa)

Lo spavento è davvero grande, ma le risposte dal mondo del ciclismo tardano ad arrivare e Stagi prosegue: Non si è mai vista una cosa simile negli ultimi 25 anni. Metà gruppo è malato, non di Covid, però. Da quello che si legge nei comunicati stampa, siamo di fronte ad una serie di patologie che vanno dalle tracheobronchiti a bronchiti influenzali, fino alle infezioni delle alte vie respiratorie che hanno decimato il gruppo e i soggetti portatori di queste patologie faticano maledettamente a recuperare, tanto è vero che tardano a tornare in gruppo, come ad esempio, il due volte campione del mondo Julian Alaphilippe”.

La grande paura tra i professionisti e non all’interno del mondo del ciclismo

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(foto Ansa)

L’ex giornalista de L’Unità La Notte, si è posto delle domande: “Cosa c’è dietro? Ah, saperlo… Riporto alcune osservazioni che mi hanno fatto in particolare i medici. Sappiamo che non è Covid, e sappiamo che l’incidenza sulla normale popolazione non è di proporzioni del ciclismo: quindi? Può essere che chi ha fatto il Covid ha le difese immunitarie basse (long Covid)? Potrebbe”.

“La causa sono i vaccini? – si chiede Stagi – Va chiaramente indagato e studiato. In gruppo stanno emergendo alcune riflessioni: non siamo forse di fronte a calendario gare troppo affollato? Non è forse che molte corse e moltissimi percorsi sono oramai troppo esigenti? Non è che forse stiamo chiedendo troppo ai nostri ragazzi, sempre più sotto stress per via di che si traducono in mancato recupero? Il “leit-motiv” dei ragazzi è: a casa non ci sono mai, tra ritiri, gara e altura, a casa non ci sono più”.

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Daniele Magliocchetti