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Cronaca

Guerra Ucraina-Russia, crisi alimentare aumenta: ora c’è preoccupazione

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Cristiano

La guerra tra Ucraina e Russia sta aumentando ulteriormente la grave crisi alimentare: adesso c’è seriamente preoccupazione

Cereale (Ansa Foto)

Il giornalista Marcello Minenna del ‘Sole 24 Ore‘  ci ha tenuto a ribadire come il conflitto nato in Ucraina contro i russi abbia mandato in crisi uno dei settori più importanti come quello alimentare. I prezzi sono notevolmente aumentati e sia le industrie che le famiglie stanno avendo non poche difficoltà ad andare avanti. Per non parlare del costo delle importazioni: basti pensare che quelli via mare hanno raggiunto un vero e proprio record, si è arrivati a 1.900 miliardi di dollari. Ovvero il 25% in più del 2020. Quello che preoccupa maggiormente, però, è il prezzo dei prodotti cerealicoli. Una vera e propria crisi globale si potrebbe avere con l’aumento del prezzo sia del riso che del grano.

Si parla di “miracolo”, specialmente per quanto riguarda il riso, che continua ad essere “protetto” grazie ai raccolti abbondanti in Asia e nel Sud degli Stati Uniti d’America. Nel 2022, uno dei fattori principali (come riportato in precedenza) potrebbe essere proprio la guerra che si sta verificando adesso nel paese orientale. I belligeranti rappresentano il 30% dell’offerta globale di grano, mentre il 15% quello del mais. Non è un mistero che a comandare sul mercato del grano sia proprio la Russia. Così come non lo è che quello del mais sia proprio il paese di Zelensky. La quota di tutti e due i Paesi è cresciuta in una maniera incredibile nell’ultimo quinquennio.

Guerra Ucraina-Russia, crisi alimentare: Putin blocca le esportazioni

Cereale (Ansa Foto)

Adesso è un problema per le esportazioni di cereali dall’Ucraina visto che i porti sul Mar Nero sono stati chiusi e non si sa quando riapriranno. Le esportazioni dalla Russia, precisamente fino l 21 marzo, sono calte del 60%. L’importatore maggiore mondiale, in questo caso, è l’Egitto che per rifornirsi fa affidamento proprio ad entrambe le nazioni. Anche se adesso il loro mercato sta vivendo un periodo di crisi assoluta, tanto è vero che la banca centrale ha accettato una svalutazione della sterlina egiziana del 16%.

La guerra tra Ucraina e Russia è un problema soprattutto per il settore dei cereali. Solo la Russia fornisce il 10% dei fertilizzanti globali a base di azoto e fosfato di di ammonio. Insieme alla Bielorussia, invece, rappresentano1/3 della produzione di potassio. Per il momento Putin ha confermato che l’esportazione di fertilizzazioni verso i “paesi ostili” è stato bloccato. Sicuramente non tira una bell’aria.

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Cristiano