Ucraina, le immagini che arrivano direttamente da Bucha sono state un colpo al cuore per tutto il mondo. Le foto di cadaveri riversi per strada e nelle fosse comuni sono terribili. Per il quotidiano ‘La Verità’, però, c’è qualcosa che non torna in merito
Le immagini che arrivano direttamente da Bucha hanno inevitabilmente scosso tutto il mondo. Foto e video di cadaveri parsi per le strade e nelle fosse comuni. Subito la denuncia da parte dell’Ucraina nei confronti dei militari russi, colpevoli di questo massacro ingiustificato e assurdo. 300 persone uccise e legate. Il quotidiano ‘La Verità‘, in un articolo scritto da Giorgio Gondola, fa presente che la presidente della Commissione dell’Unione Europea, Ursula Von der Layen, è rimasta sconvolta (come tutti del resto) ed ha fatto sapere che l’Ue è pronta ad aiutare l’Ucraina con un team investigativo pronto ad andare fino in fondo in questa assurda vicenda che ha spezzato la vita a centinaia di persone.
Non è dello stesso parere il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov che ha addirittura definito le immagini di Bucha come una vera e propria messinscena fatta girare sui social network da Occidente ed Ucraina. Non solo: ha aggiunto che la Russia la considera una vera e propria provocazione nei suoi confronti e ci ha tenuto a ribadire che i suoi soldati non hanno fatto nulla del genere. La stessa Russia, però, ha chiesto all’Onu di apre una inchiesta indipendente. Il risultato è stato secco ed immediato: “No”. Tanto è vero che il segretario Antonio Guterres ha annunciato che le immagini dei civili uccisi “sollevano domande sul presunto massacro“.
Nel frattempo, però, dagli Stati Uniti D’America sono un po’ divisi su questa vicenda. Il ‘Financial Times‘ conferma, il ‘New York Times‘ usa il condizionale mentre il Pentagono comunica che il suo esercito non è in grado di confermare i resoconti ucraini delle atrocità commesse dai russi contro i civili a Bucha. Quindi il dubbio sale.
Motivo? Il massacro sarebbe avvenuto il 2 aprile, ma pochi giorni prima (esattamente il 31 marzo) il sindaco della città Anatoly Fedoruk aveva tranquillizzato tutti che di soldati russi nel posto nemmeno l’ombra. Anche perché non aveva neanche menzionato il fatto che alcuni residenti fossero stati uccisi.