La sconfitta contro i Phoenix Suns mette fine alla stagione dei gialloviola che falliscono anche lâobiettivo play-in. Pioggia di critiche sul fenomeno Akron.
In quanti avrebbero pronosticato un finale di stagione del genere per i Los Angeles Lakers? Pochi, forse nessuno. Lâennesima batosta, stavolta per mano di Phoenix, fa calare il sipario sullâannata dei gialloviola. Fuori da tutto: dopo aver perso il treno dei play-off da tempo, LeBron James e compagni hanno mancato anche lâaccesso ai play-in, andato a Spurs e Pelicans.
E ovviamente sul banco degli imputati sale anche un intoccabile come LeBron James. Impossibile pensare che la colpa sia del Re dellâNba, quello che ha dominato per piĂš di un decennio su tutti i parquet della Lega. Anche in questa stagione, per lunghi tratti, i suoi numeri sono stati impressionanti. Soprattutto se associati alla carta dâidentitĂ : il prossimo 30 dicembre compirĂ 38 anni.
Eppure la sensazione che il ciclo dei Lakers sia finito câè da tempo. A farne le spese anche coach Frank Vogel, che dai tifosi è ritenuto uno dei principali artefici del fallimento gialloviola. Per non parlare della trade che ha portato a Los Angels Russell Westbrook, visto per tutto il tempo come un pesce fuor dâacqua nel quintetto dei Lakers.
E poi câè il discorso legato agli infortuni, con Anthony Davis indisponibile per piĂš di metĂ stagione. Ed è proprio lui che ha preso la parola per cercare di dare una spiegazione a questo tonfo che ha dellâincredibile: âLâobiettivo di questa squadra era vincere il titolo ed eravamo convinti di avere tutto quello che serviva, soprattutto dopo la fine del training camp. Poi gli infortuni si sono messi di mezzo e hanno fatto la differenza nella nostra stagioneâ. Dopo tre anni dal suo arrivo, anche il futuro di AD è unâincognita.