Il Presidente nazionale dell’U.Di.Con protesta contro la decisione di alzare i prezzi: “Scelta immotivata”
“Non bastavano i rincari dell’energia, dei carburanti, delle materie prime, gli aumenti dei costi di produzione e di distribuzione che si sono spostati sugli scaffali dei supermercati e sono sempre più insopportabili per le tasche dei cittadini italiani. Ora anche Telepass annuncia una modifica unilaterale del contratto di locazione che segna un aumento del costo mensile del 55%, attribuendo le ragioni degli aumenti al progressivo mutamento del contesto tecnologico, di mercato e organizzativo”. Lo afferma in una nota il Presidente nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci, commentando la notizia dei rincari di Telepass.
La decisione ha fatto scalpore e ha provocato malumori: “Siamo sbigottiti di fronte a questa decisione che consideriamo immotivata per non dire immorale, soprattutto in questo periodo di indebolimento del potere di acquisto di molti cittadini. L’azienda corre ai ripari sostenendo che il costo del servizio è invariato da 20 anni ma non dice nulla sul fatto che il costo autostradale è ormai fuori controllo da lustri. Ne è la prova evidente il forte disallineamento dei costi per le diverse tratte che abbiamo riscontrato tra i nostri Associati. Questo la dice lunga sullo strapotere che queste aziende hanno avuto dalla privatizzazione in poi”, afferma Nesci.
Il presidente nazionale dell’U.Di.Con, continua: “Con il passare degli anni hanno fatto tagli dappertutto, dai servizi offerti alla loro gestione, semmai avrebbero dovuto abbassare il costo delle commissioni o al massimo eliminarlo direttamente dato che l’utilizzo del Telepass incentiva comunque la fruizione di altri servizi a pagamento.
Come Associazione che tutela i consumatori continueremo a vigilare sull’operato di Telepass e in caso a segnalare alle autorità competenti tutte le eventuali criticità – ha concluso Nesci.