Russia, sulla questione guerra in Ucraina e non solo il quotidiano ‘Il Giornale’ ha intervistato lo stratega geopolitico Parag Khanna. Quest’ultimo ha voluto dire la sua in merito al futuro del paese invasore
Il quotidiano ‘Il Giornale‘ ha intervistato uno dei geopolitici più conosciuti al mondo come Parag Khanna. Classe ’77, nato in India, è fondatore e dirigente di FutureMap. E’ stato anche consigliere dell’Onu (programma ‘Global Trends’) e delle ‘Forze speciali’ Usa. Gli sono state poste alcune domande, ovviamente, per quanto riguarda la guerra in Ucraina e soprattutto che fine farà la Russia.
Per l’indiano si sta combattendo per ragioni territoriali e non ideologiche. Putin non ha alcuna intenzione di mollare la sua presa visto che vuole il Donbass e la Crimea. Ha voluto fare lo stesso discorso con la Cina che è interessata a Taiwan.
Una guerra che, a quanto pare, per il dirigente era prevedibile visto che la stessa Russia stava studiando attentamente tutte le mosse in questi dieci anni. Anche se, per lui, trovare un accordo con il leader del Cremlino si può. In questa vicenda subentra la Cina che è pronta a giocare un ruolo fondamentale, ovvero è intenzionata ad approfittare del costo ridotto delle importazioni di gas.
Invece sul rapporto tra Cina e Russia? “Negli ultimi quindici anni i due paesi si sono avvicinati sempre di più. A gennaio hanno siglato un accordo su nuovo gasdotto e oleodotto. Difficile che Pechino rinunci a tutto questo poiché c’è il conflitto in Ucraina“.
Russia, Khanna: “Pronti a finire in mano alla Cina“
Lo stesso Khanna vuole togliere le speranze a chi pensa che la Cina possa intervenire per fare da paciere. Gli Stati Uniti d’America? Per il paese di Biden, che avrebbe voluto sicuramente farne a meno di questo conflitto, dovranno moltiplicare ancora di più i loro impegni in Europa poiché: “saranno coinvolti in sostegno militare, rifornimento energie e sotto forma di gas liquido“.
Le sanzioni non credono abbiano un impatto negativo sulla Russia visto che comunque stanno andando avanti per la loro strada. Ha allontanato le voci su una possibile “guerra” tra Asia ed Europa: “Sono sempre più vicine, nonostante tensioni geopolitiche“. In conclusione ci ha tenuto a ribadire che i rapporti commerciali tra l’Europa e la Russia non potranno mai tornare come prima.