Il presidente degli Stati Uniti sembra faccia dichiarazione di vittoria: “I russi sono con le spalle al muro, noi sosterremo sempre e comunque Kiev”
Parole di fuoco e, probabilmente, un po’ fuori luogo e anche un po’ troppo aggressive. Non si tiene il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e mentre parla davanti ai sindacati, fa il punto della situazione sulla guerra in Ucraina e da come parla sembra quasi si stia preparando a fare una dichiarazione di vittoria. Le sue gaffe sono ormai note, visto che, spesso, appena parla e dice qualcosa sopra le righe, viene corretto e, forse, pure in questa occasione accadrà. “Se dovessi andare in guerra chiaramente ci andrei con tutti voi e lo farei per proteggere tutti voi”, le parole del numero uno della Casa Bianca.
Il presidente Usa non usa mezze parole e va sempre all’attacco, sembra quasi che debba dimostrare a parole la superiorità americana nei confronti di quella russa. “Credo che questa guerra continuerà ancora per tanto tempo ma dobbiamo lodare ed esaltare il coraggio degli ucraini che hanno sorpreso non solo il mondo ma anche e soprattutto i russi“.
“I russi sono con le spalle al muro, Putin non si aspettava questa resistenza, pensava di prendere l’Ucraina e cambiare regime in poco tempo”
Per Biden non c’è che esaltare il popolo ucraino e lo dice senza mezzi termini: “Proprio in queste ore ho firmato un altro decreto per dare altre armi e missili ai soldati ucraini, da parte nostra sono milioni e milioni di dollari che diamo ad un paese che vogliamo sostenere con tutte le nostre forze”
“Quello che ha fatto Putin in Ucraina è sotto gli occhi di tutti – ha affermato Biden nel suo discorso – un membro del congresso l’altro giorno mi fa: ma perché stiamo facendo questo, perché diamo le armi agli ucraini? Ma come perché le diamo, dare le armi, fare training e formazione ai soldati ucraini è un nostro dovere. Kiev è ancora in piedi, grazie al coraggio degli ucraini, la Russia è in grande difficoltà, Putin pensava di fare tutto e subito, fare il governo della nazione e cambiare regime. Beh tutto questo non gli è riuscito e noi siamo lì, con loro”