Antivirali, arriva la svolta in Italia: è ufficiale il passo indietro di Speranza

Passo indietro del ministro Speranza sugli antivirali. Una svolta necessaria per affrontare questa nuova fase della pandemia anche se arrivata più in ritardo rispetto ad altri Paesi europei.

La svolta sugli antivirali è finalmente arrivata anche se in forte ritardo rispetto ad altri Paesi europei. Come riferito da La Verità, il ministro Speranza durante un suo intervento alla Camera ha confermato che il Cts dell’Aifa ha iniziato tutte le analisi del caso per avere un accesso più diretto a questi farmaci.

Paxlovid
Passo indietro di Roberto Speranza sugli antivirali: ecco i dettagli © Ansa

Si tratta di un passaggio fondamentale in questa nuova fase di pandemia. Nei prossimi giorni arriveranno maggiori dettagli da parte dell’agenzia del farmaco per quanto riguarda l’accesso agli antivirali, ma la prima svolta, anche se in ritardo, è arrivata.

Speranza: “Trattamenti di Paxlovid aumentati in Italia nell’ultima settimana”

Roberto Speranza
Speranza conferma l’aumento di trattamenti di Paxlovid in Italia in questa ultima settimana © Ansa

Il passo indietro di Speranza è stato anticipato dai numeri. Solo nell’ultima settimana, come confermato dallo stesso ministro durante il Question Time, i trattamenti con il Paxlovid in Italia sono aumentati di quasi il 30% rispetto ai sette giorni precedenti. Insomma, numeri che confermano un quadro pandemico completamente diverso e, soprattutto, un modo di trattare il virus differente da quello della prima o seconda ondata.

Inoltre, il via libera agli antivirali era obbligatorio considerando gli oltre 650mila cicli opzionati dal Governo per il 2022 tra Paxlovid e Molnupiravir. Una spesa di di quasi 450 milioni che ha come obiettivo quello di ridurre al minimo la pressione sui servizi sanitari e consentire al Paese di convivere con il virus.

Naturalmente si tratta di medicinali che non possono essere somministrati a tutti e il trattamento deve iniziare solamente dopo il confronto con il medico di famiglia. Si tratta, però, di una svolta importante e che in altri Paesi è arrivata in anticipo. Da noi, almeno secondo quanto scritto da La Verità, una guerra interna al ministero della Salute ha bloccato il via libera. Ora il quadro è completamente differente e questo ha permesso anche un cambio di passo sul tema degli antivirali.

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