Reduce dal successo de Il Cantante Mascherato dove ha rivestito il ruolo di giudice Francesco Facchinetti è un personaggio senza filtri. Il produttore si è concesso ad un’intervista davvero inaspettata rivelata durante il il podcast One More Time, programma condotto da Luca Casedei giunto alla seconda stagione e molto seguito dal pubblico social e non solo.
Francesco Facchinetti: “Non esco mai senza Rolls Royce”
L’ex dj ha reso noto di essere in analisi da circa un anno, riconosce di avere una disturbo della personalità narcisistica che deve essere messo sotto controllo: “Da un anno vado dalla psicologa, perché è ovvio che questo disturbo della personalità narcisista crea problematiche”. Francesco è consapevole di essere egocentrico e anche onnivoro e che questi suoi aspetti devono essere gestiti al meglio per non ledere se stesso, ma soprattutto chi gli sta accanto. Facchinetti confessa che oggi ha imparato a darsi degli obiettivi, mete a cui pensa ogni mattina appena sveglio e che giustificano ogni sua scelta quotidiana.
L’ex cantate di Capitano Uncino ha poi sottolineato di dare molta importanza ai beni materiali. Esce tutti i giorni con la Rolls Royce e non ne potrebbe fare a meno. La madre spesso gli chiede perchè non utilizza un veicolo meno prestigioso, ma lui le da sempre la stessa risposta: “Lavoro tutto il giorno, se non avessi una Rolls non uscirei di casa. Perché devo avere attorno a me cose che mi rendono la giornata piacevole”. Uomo maturo e padre amorevole e presente Facchinetti non nega che non ha nessun problema anche ad utilizzare una macchina più economica se ce ne fosse bisogno: “Ma significa che se devo andare oltre il limite devo essere appagato”.
Francesco Facchinetti: “Sono stato considerato un appestato”
Facchinetti ha poi ricordato il periodo in cui ha debuttato a X Factor. Inizialmente ha chiesto una squadra di autori giovani e la Rai lo ha accontentato poi quando ha commesso il primo errore è stato bandito da ogni show:
“Appena arrivato mandai via la vecchia guardia degli autori Rai, volevo un mio team di giovani. Andò bene, ma diedi fastidio a un po’ di gente. Appena sbagliai me la fecero pagare. Da golden boy della tv italiana diventai un appestato, vietato ogni studio televisivo”.