Fabio Maltesi, papà di Carol, ha scritto all’omicida della figlia: durissimo post con una minaccia chiarissima per Davide Fontana.
Il caso ha scosso l’opinione pubblica, e neanche l’ammissione dell’avvocato, pronto a parlare di pentimento del suo assistito, ha in qualche modo arrestato le polemiche per un omicidio troppo brutale ed efferato.
Davide Fontana, 43enne, ha ucciso è fatto a pezzi a Rescaldina Carol Maltesi, il cui corpo è stato ritrovato la scorsa settimana nelle campagne bresciane del Borno. In un lungo interrogatorio, durato 5 ore, il killer ha provato a spiegare le motivazioni dell’assurdo piano, rispondendo alle domande e dicendosi profondamente pentito per quanto accaduto. “Sono un vigliacco, mi vergogno per ciò che ho fatto e per non avervi chiamato subito”.
Sono queste le parole di Fontana, confermate dall’avvocato che ha chiarito alcuni aspetti della vicenda. Il perdono invocato dal killer di Carol Maltesi non è però stato accolto dal padre della vittima, che in un post su Facebook ha mandato messaggi al 43enne, con minacce durissime.
Carol Maltesi, il padre non perdona: “Io ti aspetto”
Con un post su Facebook Fabio Maltesi, padre di Carol, ha mandato un messaggio durissimo al killer di sua figlia. “Sei un mostro, ti aspetterò fuori”, ha scritto dalla sua pagina, prima di rincarare la dose. “Hai distrutto la vita del mio angelo, non credo al pentimento e non perdono. Sei un macellaio, come ti sei permesso a togliere la vita e torturare la mia bellissima figlia, il suo viso, il suo corpo”.
Poi un invito molto chiaro. “Sei un diavolo – scrive –, un maledetto assassino. Ti aspetto quando esci dal carcere, anche dopo 30 anni, per te, quello che hai fatto, non basta la galera, dovrai pagare per la seconda volta, una sola condanna non è abbastanza”. La sete di vendetta di Fabio Maltesi non si placa. Il padre della vittima chiude con una minaccia diretta. “Ti aspetterò io o uno dei miei giovani amici” scrive. Una vicenda che avrà un lungo strascico, nonostante un pentimento mostrato da Davide Fontana che non convince il padre della vittima.