Nuove accuse raccapriccianti verso l’esercito russo. Nel villaggio di Husarivka, a Karkiv, è stata trovata una camera di tortura
Dopo le immagini di Bucha, che hanno portato polemiche, orrore e dibattiti infiniti, una nuova testimonianza arrivata da Kiev è destinata a lasciare il segno e a tracciare una nuova linea nella battaglia tra Russia e Ucraina. Ancora una volta nei confronti dell’esercito russo vengono lanciate accuse gravissime. Torture, omicidi e crimini contro i civili: ecco ciò che gli ucraini riferiscono.
Le accuse arrivano dal villaggio di Husarivka, nella regione di Kharkiv. Li, secondo l’accusa, l’esercito di Mosca aveva allestito una vera e propria camera di tortura dove decine di persone (tra le quali anche un bambino) sarebbero state uccise e bruciate vive. Lo ha riferito su Facebook la polizia ucraina, come riporta Unian. Dopo la liberazione di Husarivka, il 4 aprile, la polizia sta ora documentando i crimini dell’esercito russo in questo villaggio nel distretto di Izium nella regione di Kharkiv. Secondo l’indagine, l’esame dei corpi ha rivelato tracce di abusi e torture prolungati. “Le persone sono state bruciate vive. Un bambino è stato torturato”, si legge nella denuncia della polizia.
Gli ucraini hanno riferito di corpi di civili (tra i quali anche un bambino) ritrovati in una casa privata, in un quartiere periferico. “È stato stabilito che l’ufficio del comandante dell’esercito russo ha stazionato a lungo nel cortile”, si legge nella nota. Il rapporto afferma anche che il corpo di un uomo che lavorava come paramedico in un ospedale è stato trovato vicino a uno dei locali della società agricola di Husarivka. “Durante l’esame, gli investigatori hanno trovato lividi sul suo corpo e sul viso. Le mani dell’uomo erano legate dietro la schiena. Una ferita da proiettile è stata trovata nel petto dell’uomo. È stato anche torturato dai militari russi”, ha detto la polizia. “Durante un’indagine sui residenti locali del villaggio di Husarivka, è stato stabilito che attualmente ci sono residenti scomparsi. Il loro destino è sconosciuto”, ha riferito ancora la polizia.